30 aprile 2015, 14:42
La crisi economica sta acuendo problemi e bisogni di tutti ed in particolare delle persone più deboli che non riescono ad acquistare farmaci, prodotti di banco o a pagare ticket sempre più onerosi. Così, “semplicemente”, rinunciano alla cura.
Da 32 anni la Caritas, in collaborazione con le istituzioni, cerca di intercettare queste persone malate e di riorientarle verso i loro diritti e, se necessario, curarle. Dal 1983 le strutture sanitarie della Caritas di Roma, hanno preso in carico ed assistito circa 110mila persone, prevalentemente immigrati in condizione di fragilità sociale e giuridica, rom e senza dimora italiani e stranieri; ad essi sono state offerte 565.000 prestazioni sanitarie gratuite.
Nel corso del 2014 sono stati oltre 13mila coloro che si sono rivolti all’Ambulatorio della Caritas di Roma in Via Marsala, alla Stazione Termini, per richiedere medicinali, ai quali sono state distribuite 27mila confezioni di farmaci. Altre 65mila confezioni sono state inviate a strutture mediche dei missionari presenti in Zambia, Capo Verde, Burkina Faso, Congo, Eritrea, Nigeria.
L’accordo tra i Lions e la Caritas
Per far fronte alle sempre più numerose richieste da parte di malati indigenti, la Caritas di Roma e il Distretto Lions 108L (Lazio, Umbria e Sardegna) hanno sottoscritto stamane un accordo di collaborazione per la raccolta dei medicinali “usati” e non scaduti che rimangono nei cassetti delle famiglie e che potranno essere donati in appositi contenitori sigillati.
A questo fine, i 75 Club Lions presenti nel Lazio gestiranno ciascuno almeno un contenitore per la raccolta dei farmaci “usati” creando così una rete immediatamente operativa e capillare sul territorio. I farmaci verranno poi conferiti alla Caritas di Roma.
«Con questa iniziativa – spiega monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas romana – vogliamo trasmettere anzitutto un messaggio di solidarietà condivisa. Di fronte alla difficoltà di alcuni, tutti dobbiamo sentirci partecipi: dai politici, agli amministratori, ad ogni cittadino. Alle istituzioni chiediamo politiche attente ed eque e, ai cittadini, in questo caso, l’impegno a non sprecare un bene prezioso di cui non ci rendiamo conto se non quando ne abbiamo bisogno. Non facciamo scadere le medicine nei nostri armadietti o nei cassetti».
Le donazioni di farmaci diminuiscono
Nel corso degli ultimi mesi, le medicine arrivate da donazioni spontanee sono in diminuzione e ciò, associato ad un aumento della richiesta (+52% nel 2014 rispetto al 2011, + 10% nell’ultimo anno) sta comportando una evidente difficoltà.
«I Lions – ha spiegato Giampaolo Coppola, governatore del Distretto 108L – hanno individuato nel problema della disponibilità dei farmaci per le famiglie meno abbienti una concreta istanza sociale da risolvere e trovato in Caritas il partner ideale per distribuire, sotto la sua supervisione, i farmaci raccolti. Del resto, i Lions hanno una lunga tradizione in simili attività: si pensi ai milioni di paia di occhiali usati che negli ultimi venti anni hanno raccolto per poi ricondizionarli e distribuirli nei paesi in via di sviluppo. Ci auguriamo già nel breve termine questo accordo ad altre regioni italiani tra cui Umbria e Sardegna».
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