Lo spettacolo del Memorial Alessandro Guidoni – Lions Club – Distretto 108 L

Lo spettacolo del Memorial Alessandro Guidoni

27 aprile 2015, 21:56

Ci è sembrato di scorgerlo tra le nuvole il volto sorridente del Generale Alessandro Guidoni. Orgoglioso dei suoi ragazzi che, divisi tra la terra e le nuvole, hanno organizzato per lui una festa che a lungo sarà ricordata, e certo curioso degli sviluppi in campo aeronautico di questi anni. E’ stata una giornata divisa tra terra e cielo quella del Memorial Guidoni, che si è tenuta domenica 26 aprile all’interno dell’Aeroporto Militare Barbieri. L’iniziativa –  nata dalla forte collaborazione  tra l’Aeronautica Militare, i vertici dell’Aeroporto Barbieri, il Comune di Guidonia, il Coni Aeroclub Italia, Lions Club Guidonia Montecelio e l’ANPD’I (Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia) di Guidonia – ha portato nella Base del 60°Stormo, diretta dal Comandante Antonio Picariello tantissime persone. Presenti anche i vertici istituzionali della Città: il sindaco di Guidonia Eligio Rubeis, il Vice Sindaco Andrea Di Palma, alcuni consiglieri comunali e componenti della Giunta (tra gli altri – quelli che abbiamo incontrato nella folla – c’erano Augusto Cacciamani, socio del Club guidoniano). Presente anche il Consigliere Regionale  Giuseppe Cangemi, già Ufficiale della Folgore – quindi decisamente a suo agio nella giornata di oggi – e profondo sostenitore della necessità di valorizzare strutture storiche come l’Aeroporto di Guidonia.
Dalle 10 di mattina alle ore 18, un via vai continuo di persone hanno ammirato le varie mostre statiche presenti, hanno affollato i simulatori di volo, hanno ammirato gli spettacoli degli aviolanci e delle tute alari, hanno trattenuto il fiato guardando le discese dei paracadutisti della SS Lazio Paracadutismo. Accoglienza e organizzazione perfetta da parte dell’Aeronautica Militare e della Base di Guidonia, presente al completo delle sue forze nell’arco dell’intera manifestazione e preparata per qualsiasi evenienza, come dimostrato dalla gestione ineccepibile e più che professionale di ogni tipo di emergenza accaduta durante la giornata (su tutte, ovviamente, l’incidente del paracadutista in fase di atterraggio: http://www.romaest.it/news/04/2015/guidonia-incidente-per-un-paracadutista-durante-il-memorial-guidoni/)
Uno spettacolo vero e un dolce tuffo in quello che Guidonia è stata, e che continua ad essere: una città che nasce da un Aeroporto non può dimenticare quelle che sono le sue origini, celebrate in modo perfetto dall’alternarsi dei lanci dei paracadutisti (interrotti per un paio d’ore dopo la caduta dell’atleta della SS Lazio) che hanno incantato le persone presenti. Gran finale con l’atterraggio del paracadutista Giuseppe Tresoldi, che è sceso dal cielo con un tricolore di 150 metri quadrati: le evoluzioni del campione hanno praticamente fermato il tempo all’interno dell’Aeroporto. Lui si godeva la discesa, calando a poco a poco verso il punto di atterraggio, le persone lo seguivano con il cuore a mille, la mano di Guidoni – ci piace pensarlo, e lasciatecelo fare, almeno oggi che siamo ritornati un po’ bambini, perennemente con lo sguardo tra le nuvole – sembrava quasi accompagnare il volo di Tresoldi, splendente ballerino su un palco che pochi riescono a calcare con quella maestria. La discesa delle tute alari, avvolte anche loro da un tricolore fatto di fumogeni (che si è visto poco a causa delle nuvole) ha chiuso il Memorial Guidoni.
“…Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita davvero. Lo abbiamo visto andare via. Aveva un sorriso lucente, uno di quelli che abbiamo visto negli occhi di chi guardava all’insù insieme a noi. “Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate anche di essere in grado di farlo”. La noia, la rabbia e la paura ci tengono ancorati a terra, e rendono la vita non necessarimente più breve, ma certo più amara. E da terra, lo sappiamo, si vede solo il brutto di quello che ci sta intorno. In aria, nel cielo, l’aria è migliore, si vede meglio tutto quello che c’è di sotto. E oggi, a guardare di sotto, si vedeva una Città vera, una città di persone e non solo di palazzi e quartieri. Un primo indizio di questo lo abbiamo avuto durante il Corso di Cultura Aeronautica, con la sua emozionante conclusione dello scorso venerdì. Oggi ce l’ha confermato anche il Generale Guidoni, prima di andare via da quella finestra nel Cielo che si era creato proprio per vedere cosa avrebbero combinato i suoi ragazzi in questa giornata così importante. Di lui ci si può fidare, no?!

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