27 giugno 2019, 14:10
Incontro emozionante e ricco di testimonianze e idee progettuali con protagonisti del mondo dell’imprenditoria, delle istituzioni, dell’associazionismo, della cooperazione, delle famiglie e del volontariato, per avviare un processo di responsabilizzazione della regione, dell’ente locale, dei servizi pubblici e privati, di tutta la società civile.
Cambiare un modello culturale dove i diversi siamo noi ,cosiddetti normali!
E’ stato bello ascoltare quanta passione e dedizione sia presente in giovani imprenditori che vogliono misurarsi non solo con il rendimento della propria attività, ma metterla a disposizione per immettere nel mondo del lavoro i giovani diversamente speciali, perché oltre al profitto esiste il valore aggiunto di averli accanto e assorbirne la gioia di fare e di vivere che sanno trasmettere.
In sintesi
Valorizzare i talenti, le abilità e le vocazioni dei giovani diversamente speciali, rafforzandone la spendibilità nella ricerca di attività lavorative. Creare per le persone svantaggiate dei percorsi di autonomia, di miglioramento della qualità della vita e sostenibilità nel futuro.
Realizzare azioni che ridefiniscano i modelli organizzativi dei saperi e delle culture professionali capaci di sviluppare nuove abilità per i giovani diversamente speciali che consentano loro di affrontare un inserimento graduato nel mondo del lavoro in ambito pubblico e privato.
Creare una rete integrata di servizi per promuovere l’ingresso nel mercato del lavoro di persone diversamente abili attraverso un collocamento mirato, preceduto da una preformazione ed una valutazione delle competenze e delle personali attitudini anche attraverso stage formativi e professionalizzanti interamente finanziati da fondi dedicati.
Sposare nuove prassi e nuove metodologie, alcune già presenti nei nostri territori o in altre regioni, da cui mutuare e modulare le più valide e riproducibili nella nostra realtà locale.
Ipotizzare un articolato percorso progettato, monitorato e realizzato da équipe multidisciplinari di professionisti pubblico privati che potrebbero curare tutte le fasi necessarie per un apprendimento graduato e finalizzato ad un inserimento funzionale delle persone in aziende e o in uffici per una idonea collocazione in ambito lavorativo.
I Lions vogliono rendersi utili e chiedere un incontro con la presidenza della regione Sardegna e del comune di Cagliari assieme ai rappresentanti dell’imprenditoria, della cooperazione e dell’associazionismo per avanzare una proposta di fattibilità e sostenibilità per i giovani speciali anche a testimoniare la loro voglia di fare e di essere protagonisti attivi del loro futuro.