12 aprile 2018, 11:59
In una soleggiata Domenica delle Palme il club Roma “ Augustus” ha festeggiato la ricorrenza con un’ interessante visita culturale ad uno dei siti archeologici meno conosciuti ma altrettanto importanti della nostra città, la “Crypta Balbi”: esso deve la sua particolarità al fatto che il museo sorge sulla stessa area archeologica, occupando un isolato del centro storico di Roma ( zona di Via delle Botteghe Oscure) dove sorgeva anticamente un vasto portico annesso al teatro che Lucio Cornelio Balbo aveva eretto nel 13 a.C., primo esempio di teatro in muratura dell’antica Roma. Sul lato orientale del portico si estendono una serie di isolati antichi rappresentati nella Forma Urbis marmorea (esposta nel museo), di cui sono visibili i resti attraverso la successione stratigrafica delle varie costruzioni aggiunte in epoca medioevale. Nei sotterranei è possibile visitare gli scavi, la monumentale esedra della Crypta Balbi e le case costruite intorno ad essa. Il museo si articola, come dicevamo, all’interno di diversi edifici succedutisi nell’area nelle varie fasi storiche e offre una testimonianza straordinaria del modo in cui Roma crebbe sulle sue stesse antichità nel corso dei secoli. Gli scavi archeologici iniziati nel 1981 hanno portato alla luce molte testimonianze: dalla costruzione della Crypta alle chiese e case medievali fino all’edificio del Conservatorio di Santa Caterina della Rosa che tra il 1500 e il 1600 occupava gran parte dell’area. Un’altra sezione del Museo riguarda tutti i materiali rinvenuti nel corso degli scavi e che hanno restituito migliaia di oggetti soprattutto ceramiche, oggetti di vetro, monete, sigilli di piombo, oggetti di metallo, osso, avorio, strumenti di lavoro, fibule e anche alcuni scheletri di una necropoli sorta sul luogo in tempi successivi.