ROMA PALATINUM: serata della cultura dedicata ai 150 anni della nascita di Luigi Pirandello – Lions Club – Distretto 108 L

ROMA PALATINUM: serata della cultura dedicata ai 150 anni della nascita di Luigi Pirandello

23 ottobre 2017, 9:47

 

8-18Con l’861° Meeting dalla Fondazione, il 18 ottobre u.s. il LC ROMA PALATINUM ha dedicato come sua tradizione, la prima conviviale alla cultura, con il “debutto per la quarta volta” del Presidente Giancarlo Serafini,  alla presenza di tanti Lions e non,  che hanno voluto essere presenti ad una serata di particolare interesse; tra le autorità lionistiche I.P.G. Eugenio Ficorilli, il segretario Distrettuale Gabriella Rossi, molti OO. D.D. tra cui Fabrizio Carmenati, Carmelo Leotta e  Vincenzo Fragolino.

La serata dedicata ai “150 anni della nascita di Luigi Pirandello: l ’uomo e lo scrittore “potrebbe essere intitolata “La vita o si vive o si scrive. Io non l’ho vissuta se non scrivendola”, come confessa il grande drammaturgo, in una lettera dell’ottobre 1921 a Ugo Ojetti, proprio nel mese delle celebrazioni.

L’evento particolarmente brillante, anche per la presenza del nipote, socio del Club, l’avvocato Pierluigi Pirandello, e degli “animatori” il Prof. Paolo Procaccioli e dell’attore Dr. Alfonso Veneroso. Il rpimodocente di italianistica all’Università della Tuscia,  che ha intrattenuto i presenti su spaccati di vita del girgentino poco noti e singolari, tratti dalla corrispondenza epistolare tra Pirandello e  l’amico Ugo Ojetti , cosi  come il discorso pronunciato alla Reale Accademia d’Italia nel 1931 in occasione della celebrazione di Giovanni Verga, in cui  onorava  l’autore verista del titolo di  “uomo di cose”  in contrapposizione agli “uomini di parole” come d’Annunzio,  che Pirandello non stimava.  Curioso che a Verga sia stato proprio Pirandello, o meglio la pubblicazione del suo “Il fu Mattia Pascal” a dare il colpo di grazia condannandolo ad un silenzio ventennale: il romanzo giaceva in una cesta presso l’editore Treves di Milano, Verga ne prese una copia e da quel momento non pubblicò più i romanzi del Ciclo dei vinti. La narrativa del  ‘900 italiano con Pirandello dava ampio respiro al romanzo europeo, il Nobel sarebbe bastato anche solo per questo, ma ciò che lo rese ineguagliabile fu senz’altro il teatro.

Nel rispetto di ciò, nel corso della serata sono stati interpretati, dall’attore e regista Dott. Alfonso Veneroso, alcuni stralci ghiotti di una novella, intitolata Colloqui con i personaggi, scelta felice ed interpretazione eccellente, hanno   saputo riprodurre   la vivace quanto sofferta genesi nel dialogo privato con i suoi personaggi   Efficacissimo poi l’adattamento di alcuni brani tratti dal Berretto a sonagli e da Pensaci, Giacomino.

Infine, gli interventi di Pierluigi Pirandello, con gli spaccati di vita privata, hanno contribuito a rendere il ritratto di Luigi Pirandello una presenza viva e un personaggio indimenticabile, come lui stesso, in fondo sapeva di essere.

La conviviale si è svolta grazie anche neofiti OO.CC. Maria Gabriella Pelliccioni e del Cerimoniere Marcello Planta, e la parte organizzativa degli eventi è stata resa possibile con l’impegno di Silvia Serafini e Francesca Ferragine. Appuntamento per la prossima conviviale, il 15 novembre, con una serata dedicata al Lionismo nel futuro.

16-18 17-18 3-18

4-18 17-18 10-1819-18 12-183-18

Alberto Valentinetti, Officer della comunicazione; ha collaborato la prof.ssa Roberta Camarda.

Condividi su

 

Scroll to top
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com