16 maggio 2017, 16:57
Originale, magistrale, ineccepibile dal punto di vista scientifico, ma anche gradevole e accattivante la Conferenza dal titolo “Un Diamante è per sempre?” che il Dott. Michele Macrì ha condotto venerdi 12 maggio presso la Casa dell’Aviatore a Roma su invito del Club “Roma Ara Pacis”.
Il Dottor Macrì – figlio di un nostro stimato Socio – laureatosi in Scienze Geologiche Ind. Mineralog. Petrol. Giacim. presso il laboratorio di mineralogia del Museum National d’Histoire Naturelle di Parigi, ha conseguito il Diploma di Gemmologo presso l’IGI di Roma, ha effettuato Dottorato di Ricerca in Scienze della Terra ed è attualmente il curatore del Museo di Scienze della Terra della Università “La Sapienza” di Roma.
L’industria dei diamanti (una delle tante forme allotropiche in cui può presentarsi il carbonio) è nata nel corso del Ventesimo secolo e sinonimo di De Beers, la società che per decenni è stata un quasi-monopolista dell’estrazione e della distribuzione dei diamanti in tutto il mondo.
L’interesse per la conferenza si è ammantata subito in noi di una sensazione di curiosità per il “punto interrogativo” che contraddistingue il titolo: scopriamo – da profani in materia – che il diamante, inteso come pietra preziosa da donare in segno di “amore eterno” o di bene prezioso da investimento, ha infinite variabili non perfettamente codificate o quantificabili.
La valutazione delle “quattro C”: carati, colore, purezza (clarity), taglio (cut) – e quindi del valore reale e commerciale del prodotto – benché individuabili su Tabelle regolamentate (Rapaport Diamond Report) è soggettiva: l’esperienza del gioielliere e le esigenze di mercato rendono il possesso di un diamante sì un “bene prezioso”, ma spesso ben al di sotto delle aspettative dell’acquirente. E’ necessaria una Legge che regolamenti il settore dei materiali gemmologici per responsabilizzare tutta la filiera e tutelare se stessa e il consumatore.
Rimane intatta, comunque, la magia del gioiello: un taglio a brillante di un diamante incastonato in un anello donato in una occasione emotivamente importante, l’eleganza della luce che esso sprigiona, l’immaginario collettivo che sostiene che “a diamond is forever” hanno il valore di una poesia che supera ben volentieri quello prettamente economico.
Con il PDG Good Will Ambassador Bruno Ferraro e gentile consorte Rosetta, numerosi sono stati i Presidenti di Club e i Soci e Amici che hanno allietato una serata ben condotta, guidata dalla presidente del Club Avv. Patrizia Ghiani.
