LC ROMA PALATINUM ospita Prefetto PIANTEDOSI per illustrare la sicurezza e coordinamento delle forze di polizia – Lions Club – Distretto 108 L

LC ROMA PALATINUM ospita Prefetto PIANTEDOSI per illustrare la sicurezza e coordinamento delle forze di polizia

9 gennaio 2017, 10:14

 

 

Piantedosi fotoNell’anno in cui si celebra il Centenario della Nostra Associazione,  mercoledì 19 ottobre si è tenuta, nei tradizionali locali dell’Hotel Bernini Bristol, la prima conviviale del Lions Club Roma Palatinum, finalizzata a promuovere più che mai gli scopi e gli obiettivi del lionismo, tra cui i rapporti con le Istituzioni.

Ospite di eccezione, presentato dal Presidente Alberto Valentinetti, il Prefetto Matteo PIANTEDOSI Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza per il Coordinamento e la Pianificazione delle forze di polizia, che ha intrattenuto con professionalità, abile dialettica e simpatia sul tema “sicurezza, sviluppo economi e coordinamento delle forze di polizia”, i numerosi soci ed amici tra cui la Presidente della 3 A Zona la socia del club Francesca Ferragine, la Presidente del Club Roma Capitolium  Maria Teresa Pesce De Martino ed il segretario del Distretto per il Lazio Fabrizio Carmenati.

Argomenti di grande attualità illustrando le strategie e le programmazioni di coordinamento delle forze di polizia, preventive e non, per promuovere e garantire la sicurezza dei cittadini;  ricordando che Legalità e Sicurezza sono valori di crescita economica e che la cultura del rispetto delle regole e dei valori ad esse legate, sono premessa per rimodulare e creare nuove strategie imprenditoriali; un particolare riferimento alla lotta al terrorismo, rappresentando che il rischio zero non può esistere  e sarebbe sbagliato ritenere  che il nostro Paese, finora rimasto esente da fatti drammatici,  e non casualmente, possa essere al riparo da atti di tale natura.

Prevenzione ed informazioni sono alla base dell’attività delle forze dell’ordine che hanno permesso l’allontanamento di decine di soggetti ritenuti pericolosi; dall’11 settembre sono stati avviati nuovi e fattivi percorsi di integrazione informativa, trovando la massima espressione nel CASA, Comitato Analisi Strategici Anti-terrorismo, nel quale si confrontano servizi di polizia e di intelligence. Nel contempo, si è provveduto che gli apparati di sicurezza facciano il possibile per ridurre i rischi, e in tale ottica sono stati istituiti, recentemente,  in venti città, nuove unità di pronto intervento, a mezza strada tra i reparti ordinari e quelli speciali, equipaggiati di armamenti nuovi e specifici, e da moderni sistemi di protezione. Per quanto riguarda la minaccia dell’Isis, come orami risaputo, è una forza militarmente irrilevante e la sua eliminazione rappresenta principalmente un problema politico e non militare; potrebbe esser sconfitto  in un tempo relativamente breve, ma questo non accade a causa dei rapporti di forza tra due blocchi  di Stati che non hanno iniziato a combatterlo seriamente, perché ritengono che in i tempi non siano ancora maturi per la sua eliminazione .

Altro argomento sviluppato è stato l’impegno profuso, nel corso del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, di due anni fa, in ambito del Comitato Operativo per la Sicurezza interna dove si elaborano le strategie comuni e la difesa condivisa; in tale contesto vi era il mandato, tra l’altro, di promuovere l’ omogeneizzazione delle normative che riguardavano l’apprensione dei beni anche in assenza di condanna penale, cioè la capacità delle Istituzioni di sottrarre beni in quanto riconosciuti come proventi da attività illecite, specificità italiana, facendo emergere divergenti punti di vista (ndr sequestro preventivo speciale finalizzato alla confisca).

Tra gli altri trattati è stato dato risalto all’immigrazione, come fenomeno destabilizzante di un paese, e i remoti utilizzi di comunicazione del web, che possiede dati sui comportamenti degli utenti; potere che si basa sul valore  delle quantità di informazioni (si sa chi consulta cosa, o sulla vita privata)  fornendo contenuti e servizi gratis e l’utente in cambio è disposto a “regalare” una parte di se stesso; proprio questi aspetti sono all’esame di un attento studio, non tanto per individuare e smascherare la commissione di reati comuni, quali truffe, pedopornografici, ecc.,  ma un uso non di dominio comune, utilizzato per monitorare gli utenti, e non solo ai fini superiore della sicurezza ma come individuazione di profili dei consumatori, e tanto altro.

 

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