25 maggio 2016, 16:07
“Cena al buio”. Sì, completamente al buio. Sono già diversi anni che si organizzano tali serate in tutta Italia e il 10 maggio scorso, grazie al Lions Club Gubbio Host e al neonato Leo Club, anche a Gubbio se ne è fatta esperienza. Con la collaborazione della Sezione Provinciale U.I.C.I (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e la preziosa disponibilità del ristorante Bosone Garden, si è svolta una serata del tutto particolare. In mancanza di luce, il comune rito del mangiare è diventato un’esperienza sensoriale più profonda, laddove cibo e sapori andavano “scoperti”, o riscoperti. Non solo, la stessa possibilità di interloquire con i commensali andava come reimpostata su una vicendevole e totale fiducia che la luce, diversamente, limita. Non c’è stata pretesa alcuna di comprendere cosa possa significare non poter contare sulla vista per chi lo vive ogni giorno sulla sua pelle. La volontà è stata piuttosto quella di entrare in punta di piedi, con profondo rispetto e umiltà, in un mondo in cui la “luce” è data dai sensi extravisivi mentre il “buio” è l’assenza di qualsiasi stimolo extravisivo. Per un cieco totale è più buia una stanza illuminata, ma completamente silenziosa.
Alcuni ragazzi non-vedenti sono stati per l’occasione camerieri ma, soprattutto, degli amici per la gioia, il sense of humor e la capacità di rassicurare i presenti in ogni istante. Sin da subito, accompagnando tavolo per tavolo i commensali in una sorta di corde umane, per quelle mani appoggiate sulle spalle di chi precedeva. E poi ci sono state la capacità di capire cosa presentasse il menu e un pizzico di giocosità dovuta al fatto che, conseguenza comprensibile e quasi inevitabile, il tutto si svolgeva in un chiacchiericcio piuttosto forte. Solo al momento del dessert sono spuntate deboli luci di candele, per permettere agli occhi di riabituarsi pian piano alla luce.
La “Cena al buio” aveva nelle intenzioni dei Clubs Lions organizzatori due obiettivi specifici. In primis, sensibilizzare l’Amministrazione comunale sulle problematiche, e relative soluzioni, vissute da ipo e non vedenti in una quotidianità che esige e deve avere la massima attenzione. Inoltre, contribuire con il ricavato della serata alla realizzazione di un percorso tattile, da individuare con la stessa Amministrazione comunale. La presenza dei concittadini Ubaldo Cecilioni e Antonella Mocci, e del consigliere provinciale dell’ U.I.C.I. Enrica Tosti, con i loro interventi chiari e diretti, è stata un valore aggiunto fondamentale alla serata.
Un ringraziamento va all’U.I.C.I. e attraverso di essa a: Francesca e Maurizio Sbianchi, Enrica Tosti, Giuseppe Schifone, Silvia Quintini e Florin Vintila