4 maggio 2016, 19:33
Una pausa dalle convulse giornate sarde, un giro per la cittadina alla scoperta delle opere che i Lions di Selargius hanno donato alla loro comunità. Tommaso Sediari arriva da Cagliari in compagnia della moglie Meris e del gruppo dei suoi più diretti collaboratori che l’accompagnano nelle visite ai club: Marco Romolini il segretario distrettuale e Geronimo Vercillo l’informatico del distretto, con le loro simpaticissime consorti. E poi Anna Lai, Roberto ed Elisabetta Targhetta e Marcello Planta, il cerimoniere regionale; non può mancare Rocco Falcone, in questi giorni gradito ospite di tutti i club del cagliaritano. Aggiungi un nutrito gruppo di Lions selargini, capitanati dalla presidente Maria Antonietta Accalai, e si forma un corteo piuttosto chiassoso che si dispiega per il centro storico di Selargius, non senza passare inosservato.
Partiamo dal monumento diventato ormai il simbolo di Selargius: un aereo G 91 che sembra spiccare il volo dal suo piedistallo: ricorda il sacrificio di Antonio Gallus, eroico comandante selargino delle Frecce Tricolori, morto in seguito ad una collisione con un’altra freccia. Precipitò mentre portava il suo velivolo lontano dal centro abitato. E’ un monumento che parla anche di noi Lions, giacché fummo proprio noi a lanciare l’idea al Comune e a spingerlo a condividere il nostro progetto.
In pochi minuti di andatura svelta arriviamo al palazzo comunale, là dove, incastonata su una lastra di granito, fa bella mostra di sé una targa in ceramica raffigurante lo stemma di Selargius, opera del compianto maestro Claudio Pulli e donata al comune dai Lions.
All’interno del municipio ci aspetta il sindaco Gianfranco Cappai, accoglie il Governatore con grande cordialità e parla con simpatia e riconoscenza dei Lions che da sempre collaborano col Comune.
All’uscita è quasi obbligatoria la foto di gruppo davanti allo stemma del comune.
Ci incamminiamo lungo il centro storico verso la Chiesa Parrocchiale di Maria Vergine Assunta. Qui incontriamo don Ireneo Schirru. Il parroco fa gli onori di casa e mostra agli ospiti le tante opere restaurate dal nostro club o donate alla chiesa da alcuni soci Lions.
Sono veramente tante, ci stupiamo noi stessi mentre ci sentiamo invasi da un senso di malinconia. Pensiamo a Claudio Pulli, nostro socio amatissimo, scomparso da diversi anni. Lo chiamavano “lo scultore di Dio”, a lui dobbiamo la maggior parte dei nostri restauri.
Ritornati nella piazza principale, due passi ancora e siamo nella chiesetta romanica di San Giuliano. Qui il primo Maiorale della confraternita ci racconta la storia della chiesa e ce ne descrive l’architettura. Visitiamo la casa campidanese annessa alla chiesa e poi ancora per le vie antiche, verso la “nostra piazza”: la piazza Melvin Jones, quella piazza che, realizzata dal comune su disegno del socio Ennio Strati, fu dedicata al nostro fondatore. Era il lontano 1992 e nasceva a Selargius la prima piazza al mondo dedicata a Melvin Jones. Parola del Vice Presidente Internazionale Pino Grimaldi, ospite d’onore per l’occasione.
Avremmo tante altre nostre opere da far vedere al Governatore, per esempio l’antico santuario di san Lussorio con la statua del santo, opera di Pulli e dono del Lions Club Selargius.
Il tempo purtroppo è inesorabile, siamo già al tramonto, la chiesa è chiusa e una certa stanchezza incomincia a farsi sentire.
Decidiamo tutti di trasferirci in ristorante per una semplice pizzata in allegria.