10 novembre 2015, 16:20
Il Prefetto lo aveva detto il giorno in cui aveva invitato i club Lions e Rotary della grande provincia di Cagliari nella sua sede di Palazzo Regio : “mi piacerebbe che faceste parte del nostro comitato per la valorizzazione della cultura della Repubblica…. e Il 4 Novembre vorrei avervi a mio fianco nella commemorazione dei caduti di tutte le guerre”. E cosi’ e’ stato: I Lions hanno delegato sul campo Gabriele Asunis (Cagliari Host) e subito dopo e’ partito il suo tam tam telematico verso tutti i club di Cagliari e antica provincia. Gabriele, incassato il consenso dei club, ha virtualmente coinvolto tutti i Lions in un crescendo di attività preparatorie e di ipotesi scenografiche che ci raggiungevano regolarmente in tempo reale (potenza dei mezzi informatici). Alcuni Lions di buona volontà, hanno affiancato Gabriele nei lavori più duri, ma non meno esaltanti: Andrea Fois, Giorgio Delrio, Roberto Targhetta e, grandissima, Maria Adele Pili che ha cucito e rifinito con le sue mani due immense bandiere italiane, due grandi lenzuolate tricolori, con al centro lo stemma dei Lions. Forte l’emozione quando rivedi queste stesse bandiere, a fianco di quelle rotariane, una nel Parco delle Rimembranze, sede delle manifestazioni civili, l’altra all’ingresso del Conservatorio, dove autorità, scuole e cittadini sono poi confluiti per uno spettacolo di canti e riflessioni sulle forze armate. E finalmente, il 4 Novembre, nel parco delle rimembranze che Lions e Rotary avevano inondato di tricolori, a fianco del Prefetto Giuliana Perrotta e del Sindaco di Cagliari, fra i militari rappresentanti di tutte le armi, le associazioni di combattenti con labari e medaglie e tanti cittadini, c’erano anche i Lions: presidenti di circoscrizione e di zone, segretario regionale, presidenti e tanti soci in rappresentanza dei club di Cagliari e antica provincia; naturalmente le Lioness e, bello e splendente, il Labaro del Distretto 108L. Magnifica, soleggiata giornata, un bagno di folla e, forte, il sentimento dell’appartenenza alla nazione italiana. Poi, tutti a casa o al lavoro per i nostri impegni quotidiani.