16 luglio 2015, 14:24
Il Campo Italia, sotto la magistrale guida del suo Direttore, lion Giovanna Bronzini del Distretto TA1, per il terzo ed ultimo anno di incarico, è a Roma nei giorni 15 e 16 Luglio.
Il prossimo anno alla Direzione del Campo Italia, per il triennio 2015/16-2016/
L’attuale Campo è composto da 44 ragazze e ragazzi provenienti da 40 diversi Paesi di tutto il mondo, giovani che grazie a tutti noi Lions hanno la possibilità di vivere questa grande e certamente indimenticabile
La città di Roma, nel caldo torrido di questo metà Luglio, ha voluto regalare a questi giovani le immagini della sua vita quotidiana insieme alle emozioni della sua Storia e, come ha ricordato il Coordinatore del Distretto 108L, il lion Fabrizio Carmenati nel regalare ad ognuno di loro il Tricolore della nostra amata Italia, non potrà mai esistere un futuro se non si ha la voglia ed un profondo desiderio di conoscere il nostro passato; parole non sempre semplici ad essere comprese in particolare, quando vengono dette a giovani che non sempre hanno un patrimonio artistico e culturale come quello che abbiamo noi italiani.
Di certo, nonostante le distrazioni che possono fornire a questi ragazzi gli attuali mezzi di comunicazione web, non c’è nulla di più tangibile e costruttivo per un positivo confronto tra generazioni se non la ricostruzione storica del nostro passato, sia in termini puramente culturali ma, soprattutto visti nell’ambito dei cambiamenti sociali.
La risposta di una giovane ragazza statunitense, alle riflessioni di Fabrizio Carmenati, ci ha ricordato che lo stimolo a vivere ed a sognare le emozioni di oggi, con un occhio ed il pensiero a ieri, sono il frutto di un aperto confronto di idee, prive di barriere generazionali ma spinte solo al bene sociale di tutti noi.
Senza queste ore “romane” non sarebbe stato possibile coinvolgere il pensiero di tanti ragazzi e, questo, anche grazie a tutti noi Lions ed ai nostri Service.
Tanti ragazzi di tutto il Mondo, abbracciati dal nostro Tricolore, nella Piazza che ricorda una parte della nostra storia è, forse, il più bel regalo che noi Lions potessimo ricevere.