23 giugno 2015, 21:11
La Madonna della Cintola di Montefalco venne dipinta intorno al 1450 da Benozzo Gozzoli, allievo prediletto del Beato Angelico, per una pala d’altare.
Quella della “Sacra Cintola” è un’iconografia particolare. Infatti, questa preziosissima reliquia che dal XII secolo si trova, veneratissima, a Prato, sarebbe la cinta che la Madonna stessa avrebbe regalato a San Tommaso prima della sua Assunzione in cielo. Nell’arte medievale e rinascimentale la troviamo rappresentata da più di un grande maestro: Bernardo Daddi, Filippo Lippi, Andrea della Robbia ed, appunto, Benozzo Gozzoli.
La non lontana Narni, nella chiesa di Sant’Agostino, conserva a sua volta una Madonna della Cintola dovuta a Michelangelo Braidi (1569 – 1660), particolarmente bella, ed esposta anche nella mostra che Vittorio Sgarbi ha dedicato qualche anno fa a Simone De Magistris (maestro del Braidi) a Caldarola (MC).
Tornando alla pala di Montefalco del Gozzoli, essa venne donata nel 1845 a Papa Pio IX come ringraziamento per il titolo di “Città” dato a Montefalco ed è così da allora conservata nei Musei Vaticani. Il restauro – costato complessivamente 60.000 euro – ha visto tra i suoi sponsor il Comune di Montefalco, il Lions Club Foligno, Coop Sistema Museo ed il Consorzio Tutela Vini di Montefalco
L’opera tornerà a Montefalco per sei mesi – dal 18 luglio al 1 gennaio p.v. – per una mostra organizzata nel Museo di San Francesco.