18 febbraio 2024, 15:15
Si è concluso il 15 febbraio scorso il ciclo di incontri dedicato al “Progetto Martina” organizzato dal Lions Club Gubbio per promuovere presso i giovani la cultura preventiva in ambito oncologico. Il progetto, voluto dal Distretto 108L sin dai primi anni 2000, ha raccolto il “testamento” morale di Martina, una ragazza colpita da tumore al seno che chiese al prof. Cosimo Di Maggio, cattedratico di radiologia dell’Università di Padova e socio Lion, di adoperarsi affinché il tema della prevenzione in ambito oncologico si estendesse a tutti i giovani.
Da 13 anni, fatti salvi due anni colpiti dal Covid, il Lions Club Gubbio (prima solo come LC Gubbio Piazza Grande e poi, post-fusione, come LC Gubbio) ha recepito il messaggio, operando annualmente sul territorio tramite incontri con professionisti dei settori sanitari coinvolti. Bacino favorito sono state le scuole grazie alla cui collaborazione sin dal 2011 è stato possibile raggiungere più di 1200 studenti del terzo anno delle superiori. L’interesse e la curiosità dimostrate dai ragazzi, di entrambi i sessi, ha via via negli anni dimostrato quanto sia sentito l’argomento sia perché poco o mal conosciuto sia perché la loro maturità li avvicina a certe responsabilità. Responsabilità che li chiama ad un corretto stile di vita in generale e ad una appropriata cultura dell’alimentazione quale step fondamentale e propedeutico alla prevenzione dell’insorgenza di malattie oncologiche.
Gli incontri dell’ 8 e 15 febbraio, svoltisi grazie alla collaborazione del Polo Liceale di Gubbio, sono stati introdotti dalla referente di Club Anna Maria Bartoletti e dai soci del Leo Club, Giovanni Colaiacovo e Lorenzo Tomassoli. Le parti informative sono state affidate ai seguenti professionisti ai quali va il sentito ringraziamento degli organizzatori: d.ssa Ilaria Corazzi, psicologa; dr. Arturo Fabra, ginecologo; e i soci del club dr. Romano Graziani, anestesista; dr. Mirco Ceccarini, MMG e d.ssa Lucia Brugnoni, nutrizionista. Un panorama di esperti, dunque, che ha ben definito alla platea giovanile il quadro “salvavita” entro cui poter operare in consapevolezza le scelte giuste per evitare il rischio di contrarre un tumore o di diagnosticarne precocemente la presenza.
Per la loro collaborazione, si ringraziano inoltre i soci Carlo Giuli, Maria Teresa Bianchi, Stefania Baroglio e Ugo Minelli.