16 dicembre 2020, 11:23
Convinti che “la solidarietà fa la differenza”, siamo qui per raccontare quel che è stato raggiunto, con le nostre iniziative, nel mese di novembre a favore di chi ha bisogno, a favore di chi c’era prima e di chi si è ritrovato all’improvviso in condizioni di grave necessità a causa della pandemia.
Se ne parliamo non è per presunzione o per malcelato orgoglio, ma per ribadire che insieme si può. Anche con le limitazioni che questo tempo impone, organizzandoci, dividendo i compiti, informando e facendoci vedere e conoscere, si sono raggiunti risultati insperati.
Con le associazioni o con nostre iniziative siamo riusciti a dire a chi passa, a chi ci contatta: “guardate, siamo qui, ce la mettiamo tutta per dirvi o semplicemente ricordarvi che tante persone soffrono, necessitano delle cose più elementari”. Dateci una mano.
Le difficoltà sono tante e purtroppo aumentano sempre più. Non girate la testa dall’altra parte; per rendere efficace la solidarietà basta poco ma il “poco” da parte di tutti diventa “molto”.
Abbiamo lavorato ogni mese e documentato il nostro lavoro; da fine ottobre ad oggi abbiamo organizzato un carrello solidale presso una farmacia che si è resa disponibile, con prodotti per la prima infanzia. Sono stati acquistati, da parte del club, prodotti alimentari a sostegno di diverse famiglie nella zona di Guidonia e Tivoli su segnalazione sia delle parrocchie che dei servizi sociali.
Sta arrivando il Natale e sarà diverso ma pur sempre Natale, ci stiamo attivando nel fare il possibile per non dimenticare il suo significato.
Dicembre ci vedrà impegnati nel cercare di regalare un po’ di serenità e non solo. I club Lions sono una entità molto presente sul territorio e ne conoscono le molteplici e differenti realtà. Per questo, pur nell’ottica di una proficua collaborazione, è giusto che agiscano in autonomia, valutando le informazioni in loro possesso e magari impegnandosi in progetti meno eclatanti ma più concreti ed immediati.
L’emergenza data dal Covid-19 ci ha messo in serie difficoltà, ma ci ha anche dato un nuovo stimolo ad agire. Ci ha spinti a contattare più persone, a ragionare a volte in modo frenetico ma efficace, pressati dalla necessità di fare e fare in fretta perché nel momento di privazione si cerca ciò che è duraturo e non effimero.
Tra un mese comunicheremo ancora i nostri sforzi e i nostri risultati, per il raggiungimento dei quali la generosità dei soci del club ma anche di amici, semplici conoscenti e perfetti sconosciuti spinti (e questo-si-ci rende orgogliosi), e coinvolti dal nostro esempio e dalla nostra credibilità, hanno contribuito ad accendere la speranza in chi è nell’indigenza.