11 gennaio 2020, 15:55
Il 19 dicembre scorso i soci del Lions Club Roma Mare, e tutti i volontari che ci hanno supportato nell’organizzare e gestire il Pranzo di Natale presso l’ Istituto Alberghiero di Castelporziano, hanno accolto oltre 100 indigenti del territorio.
Abbiamo ospitato tante persone, tra bisognosi ed ospiti istituzionali quali la Presidente del X Municipio, gli Assessori al Sociale, alla Scuola e allo Sport, per godere di un momento così intimo come pranzare insieme. Sono caduti gli steccati delle differenze sociali, culturali ed economiche che ci dividono dal prossimo. La nostra macchina organizzativa ha regalato un’esperienza che, a detta dei commensali, è stata gradita sia sotto il profilo della quantità che della qualità.
Per far girare un evento del genere, ci vuole testa. Ma soprattutto ci vuole il cuore.
Ciò che mi rende felice sono i feed-back giunti dalla strada, raccolti qualche giorno dopo l’evento. I bisognosi si sono soffermati sulla cortesia degli organizzatori, in particolare sul gentil sesso che si è adoperato in sala. Forse non si aspettavano un servizio così “umano”, abituati ad essere l’oggetto delle iniziative natalizie di beneficenza, piuttosto che il soggetto.
Abbiamo posto la persona al centro dell’attenzione. Tutto qui. Nessun segreto.
Ci siamo immedesimati, intuendo che non basti una pietanza, per quanto ben cucinata, a risollevarne il morale. Ci vuole anche un sorriso sincero, due chiacchiere spontanee, un po’ di tempo da donare. Accogliere l’ultimo arrivato sfornito di invito, aggiunto alla tavola dei commensali senza problemi. Qualche goloso che ti chiede l’aggiuntina, subito accontentato. Ritrovare un amico che non profuma di fiori di lavanda, accolto a braccia aperte, servito come gli altri. Ammansire uno scalmanato.
Chiamatelo Natale, chiamatelo Lions, chiamatelo pranzo di beneficenza.
Io lo chiamo essere umani. Non abbiamo fornito solo un pranzo. I bisognosi si fidano di noi. Stiamo consolidando delle relazioni umane importanti.
Sta a noi non sprecare quanto di buono abbiamo fatto sinora.
In ultimo, ma non meno importanti, vorrei ringraziare i “fiancheggiatori” che hanno contribuito alla riuscita dell’evento.
Cito ad esempio l’Associazione Nazionale Protezione Civile, che ha fornito i mezzi logistici affinché i bisognosi appiedati potessero raggiungere la sede indicata. I giovani Chef dell’Istituto Alberghiero, che hanno prestato la loro opera con dedizione professionale, coordinati dal Preside. L’Istituto stesso, che ci ha ospitato.
Ed ancora, il Banco Alimentare che ci ha consentito di indirizzare parte delle derrate destinate all’Associazione al pranzo di Natale. I volontari di strada che hanno sparso la voce ai diretti interessati, grazie ad un passaparola piuttosto efficace nei giorni precedenti.
I Leo, ed il loro giovane entusiasmo.
Auguro a tutti voi un grande 2020, ricco di soddisfazioni.
Alberto Vinci
