8 aprile 2019, 17:42
Giornata di grande festa quella vissuta dai lions il 7 aprile per il Lions Day; e scenografia più bella della città sulla Rupe di Orvieto non poteva esserci per questa straordinaria manifestazione. All’avvenimento ha partecipato bella gente, e la sua ottima riuscita è stata favorita da un discreto sole primaverile. Giunta con ogni mezzo, macchine private e decine di pullman dalle località più disparate del Distretto 108 l , dalle ore 9,30 del mattino fino alle 18,00 della sera, la bella massa di intervenuti ha allietato le strade e le piazze della città donandovi il fasto delle migliori occasioni. Dopo un bel ritrovarsi nel cuore della città tra persone amiche, volti familiari, sorrisi e abbracci, c’è stato il saluto ai partecipanti delle Autorità lionistiche, dopo di che è seguita una breve e circostanziata visita ai rappresentativi gazebo allestiti sulla via Cavour, la strada storica della città. Al termine, all’interno dello splendido e fastoso Teatro Mancinelli, uno dei monumenti più importante del luogo, c’è stato il concerto del Coro lions che ha eseguito alcuni canti alpini, reminiscenze della Grande Guerra, che si è concluso col prezioso virtuosismo di chitarra eseguito dal loro direttore artistico. Consensi e applausi scroscianti, meritatissimi per tutti. All’uscita del Teatro, il gentile pubblico è stato sommerso dalla percussione ritmata di diversi tamburi che scandivano i lanci figurati in aria dei loro vessilli variopinti, da parte di un manipolo di giovani sbandieratori. Al loro seguito, si è accodato un vero e proprio corteo festante che, ha percorso l’intera via Cavour fino alla piazza antistante il Duomo. Qui gli sbandieratori hanno potuto esibire il meglio del loro acrobatico repertorio di sventolii e lanci di bandiere, sempre scandito dal ritmo dei tamburi. Dopo una breve e composta visita all’interno del Duomo, alle 13,00 in punto, tutti si sono trasferiti presso il ristorante “Chiostro S. Francesco”, dove è stato consumato un sontuoso pranzo che si è protratto per alcune ore. Al termine c’è stata una breve passeggiata con l’immancabile caffè, consumato con gli amici con cui si stava al tavolo, in uno dei tanti locali disseminati lungo il percorso di via Cavour. Tutti, poi, si sono ritrovati di nuovo nel parterre e nei palchetti, gremendoli in ogni ordine di posto del Teatro Mancinelli, dove è avvenuto il clou della manifestazione. La grande pianista Cristiana Pegoraro, figlia di Lions di vecchia data e tuttora lion anch’essa di un Club Lions di Newyork, ha dato uno straordinario concerto gratificando la gente con il suo straordinario talento, eseguendo pezzi classici dei più insigni autori italiani dell’ottocento. Sono state veramente due ore di assolute chicche musicali che hanno deliziato l’anima di tutti i presenti. A questo punto, la giornata si è conclusa felicemente e, alle 18,00, gli occupanti dei pullman e delle tante macchine private hanno lasciato a malincuore questo indimenticabile e pregevole angolo dell’ubertosa Umbria.
Sergio Fedro, Socio del Lions Club Fondi