25 novembre 2017, 20:50
Nella nostra ormai ventennale militanza nel Lions Club Fondi e, avendo fatto parte nel passato, spesso e volentieri, del comitato incaricato del service “Poste della Pace”, ci era capitato di esaminare tantissimi lavori eseguiti dai ragazzi delle scuole medie. E sempre il comitato si è trovato, nella stragrande maggioranza dei lavori, al cospetto di elaborati che non facevano che effigiare le solite simbologie abusate di colombe svolazzanti col ramoscello di ulivo nel becco, del logo rotondo della pace, dei fucili, pistole e cannoni col l’abituale fiore infilato nelle canne da fuoco, dalle miriadi di fanciullini di diverse razze e colori che si tengono per le mani. Per non parlare, poi, delle bandiere di tutte le nazioni unite in un circolo infinito intorno al mondo. Insomma, una ripetizione di banalità stucchevole e sviscerata all’infinito. Ma, in questo conformismo imperante, di mancanza di ispirazioni vere, di idee nuove sul concetto della Pace, intesa come essenza della vita stessa del genere umano, ci arriva, di tanto in tanto, qualche lavoro sorprendente.
Come dire che i giovani non smettono mai di meravigliarci per come, dal loro punto di vista, sanno esprimere certi valori sui quali si pensa sia già stato detto tutto.
Anche, quest’anno, il comitato del quale modestamente facciamo parte, è stato unanimemente concorde nell’esprimere parere positivo su un lavoro che, sia sotto l’aspetto compositivo, sia per la chiarezza dell’ispirazione e per i colori impiegati, si è elevato sulla normalità. Il lavoro è stato consegnato da un nostro socio presso la postazione incaricata del Congresso di Spoleto.
di Sergio Fedro
P.S. riportiamo la copertina de “Lionismo” n.2 novembre/dicembre 2012 diretto dal PDG Carlo Padula: risulta evidente l’originalità e, ancora oggi, la grande attualità del Poster della Pace effigiato.