25 maggio 2017, 17:58
Lions Club Villacidro
Convegno sulla Lingua Italiana: la nostra lingua sta scomparendo? Parliamone
Il Lions Club Villacidro in collaborazione con la prestigiosa Fondazione Giuseppe Dessì sabato 13 maggio ha promosso e proposto questo interessantissimo tema sia ai ragazzi del Liceo Classico “E.Piga” di Villacidro la mattina sia a un folto pubblico di estimatori e studiosi accorsi la stessa sera presso la sala convegni della Casa Dessì nella medesima cittadina.
Dopo i saluti di rito da parte del Presidente del Lions Club Villacidro, Gavino Floris; del Dirigente scolastico prof. Antonio Macchis aprendo i lavori la mattina, è stato possibile assistere a una vera “lectio magistralis” sulla condizione della nostra Lingua quella tenuta dal relatore: prof. Massimo Fanfani, Accademico della Crusca e docente presso l’Università di Firenze, in occasione del Convegno: “Italiano 3.0 – Uso e Consumo della Lingua Italiana alle soglie del terzo millennio” .
L’ intervento mattutino, rivolto al pubblico liceale, ha riguardato la storia della lingua italiana che pian piano si è estesa nei vari territori dove si è contaminata anche con i dialetti e lingue locali diventando una lingua parlata da tutto il popolo italico ma conservando cadenze e tonalità derivanti dalle varie parlate locali.
Diverse parole sono state anche sostituite attingendo soprattutto da altre lingue neolatine, tipo francese e spagnolo, italianizzando le parole che andavano a sostituire quelle precedentemente utilizzate, quali per esempio: parlare da “parler”al posto di fabulare. Con maggiore difficoltà sono entrate nel nostro vocabolario parole di origine inglese o germanico ma anche dal greco e in minor misura da altre lingue.
Però il prof. Fanfani ha subito dopo precisato che la nostra lingua gode ottima salute perché è una lingua forte e che, nonostante i tentativi di soppiantare nel linguaggio comune alcuni termini con contaminazioni di altre lingue, soprattutto inglesismi, essa resiste ed è più viva che mai.
Nell’incontro del pomeriggio ha precisato che la nostra lingua ha radici profonde e i vari scrittori e poeti, giganti che hanno fatto conoscere e apprezzare la nostra cultura e storia in tutto il mondo, hanno contribuito a renderla immortale. Oggi semmai, soprattutto le nuove generazioni, tendono a snobbare i classici, a leggere poco e, di conseguenza, si ritrovano con un vocabolario di appena mille/milleduecento lemmi , molto poco se pensiamo a Dante o a D’Annunzio che ne sfoggiava circa ventiduemila.
Oggi ciò che ci rende più poveri, dal punto di vista linguistico e lessicale è la mancanza di base culturale classica, occorre riprendere a studiare greco e latino. Il latino in particolare non si può dire che è una lingua morta ma al contrario è più viva che mai e ci aiuta a capire il nostro passato, la nostra storia, l’origine di molti termini tuttora usati, insomma la nostra cultura non potrà mai scomparire.
In questo importantissimo processo deve riemergere con autorevolezza il ruolo predominante della scuola. Occorre ridare slancio e spazio alla lettura, studio e analisi dei classici, la lingua è molto ricettiva nella sua evoluzione ma la scuola ha il compito principale di organizzare questi cambiamenti che non devono avvenire in modo rapido e caotico ma devono evolversi tenendo conto della struttura della nostra lingua badando a non stravolgerla.
La giornata si conclude con vera soddisfazione degli organizzatori, Gavino Floris per Lions club Villacidro e Paolo Lusci per la Fondazione G. Dessì, e di tutti i partecipanti che hanno ringraziato il prof. Fanfani per la sua disponibilità e competenza . La strada è tracciata e per il futuro si prevedono altre attività da portare avanti insieme.
Lions Club Villacidro
