11 maggio 2017, 16:12
Proposta di Tema Nazionale anno 2017/2018 “L’azione dei Lions per la promozione delle vaccinazioni”
Promotore: Lions Club Bracciano – Anguillara Sabazia Monti Sabatini
Aderiscono i Lions Clubs: Cerveteri – Ladispoli; Civitavecchia – Santa Marinella Host; Civitavecchia Porto Traiano; Fiumicino Portus; Montefiascone Falisco – Vulsineo; Ronciglione – Sutri Monti Cimini; Tarquinia; Viterbo (IVª Circoscrizione del Distretto 108L).
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La vaccinazione rappresenta una delle più importanti scoperte nella storia della medicina moderna ed ha contribuito in modo fondamentale ad incrementare la speranza di vita del genere umano, aiutando di fatto a salvare milioni di vite. In passato, fino alla prima metà del 1900, la mortalità infantile si aggirava intorno al 25%; ciò significa che un bambino su quattro non superava i primi anni di vita. Oggi però, grazie all’azione congiunta di vaccini ed antibiotici che hanno abbattuto l’incidenza delle malattie infettive, la situazione è radicalmente cambiata e la mortalità si è drasticamente ridotta sino ad arrivare al 3‰.
Il vaiolo e la poliomielite sono stati da tempo debellati grazie ai vaccini. Ora malattie infettive, prima mortali, come la difterite, la pertosse, il morbillo ed il tetano, non fanno più paura e gravi patologie, come la meningite, possono essere sconfitte.
Lo Stato ha il dovere di garantire la tutela di tutti i cittadini, sia salvaguardando l’individuo malato che necessita di cure, sia garantendo l’individuo sano. L’art. 32 della Costituzione sancisce infatti che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Le vaccinazioni sono un “intervento collettivo”, cioè utile a tutta la popolazione vaccinata e non. Questo perché i vaccini riducono la probabilità che un soggetto possa contrarre una data malattia ed ovviamente la possibilità poi che questi la sviluppi. Possiamo quindi definire questo un “beneficio diretto” verso la collettività. La vaccinazione inoltre protegge, in modo indiretto, anche chi non si vaccina, tramite “l’effetto gregge”. Questo significa che la presenza di tanti soggetti vaccinati rende difficile che una data malattia possa “girare” e quindi, anche se un soggetto non è vaccinato, la probabilità che possa contrarla è ovviamente ridotta.
Le vaccinazioni oggi obbligatorie in Italia sono l’antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite virale B; sono invece facoltative le vaccinazioni contro la meningite, la pertosse, il morbillo, la parotite, la rosolia, l’Haemophilus influrnzae b (Hib) e, per le ragazze di età inferiore ai 12 anni, quella per l’HPV. Le suddette vaccinazioni debbono essere eseguite, la prima volta, al 3° mese di vita del bambino e, in seguito, con richiami stabiliti come indicato dal calendario nazionale delle vaccinazioni. Se un genitore si rifiuta di vaccinare il proprio figlio sarà chiamato dalla ASL di appartenenza per un colloquio informativo e, se la decisione sarà reiterata nel tempo, sarà interpellato periodicamente nell’ipotesi che abbia cambiato parere, fino al compimento del diciottesimo anno del figlio, momento dal quale la decisione se vaccinarsi o meno spetta allo stesso.
Indubbiamente nessun vaccino è sicuro al 100%. Con il termine “sicuro” si intende un vaccino che solo raramente o eccezionalmente può provocare effetti collaterali seri. Un evento avverso ad un vaccino è una manifestazione indesiderata che si manifesta dopo una vaccinazione.. In alcuni casi sono segni di normale risposta dell’organismo come la febbre; raramente sono legate ad una predisposizione individuale come ad esempio le convulsioni febbrili e, talvolta invece, queste manifestazioni sono coincidenti – si presentano cioè nei giorni successivi alla somministrazione – ma non sono causate dal vaccino. In ogni caso i rischi associati alla vaccinazione sono considerati accettabili proprio perché quel vaccino ha la funzione di prevenire una problematica ben più grande: la malattia per cui esso è specifico.
Nonostante l’edorsement delle maggiori Istituzioni italiane in merito, il fronte “antivaccinista” continua a prendere piede in Italia, sponsorizzato da siti internet e lettori di blog più o meno importanti.
La grave conseguenza di tutta questa paradossale situazione è una profonda sfiducia da parte della popolazione verso i vaccini, le medicine in genere, le cure mediche e la sanità italiana, diffidenza proveniente anche da parte di quella fetta di popolazione, non propriamente vicina alle teorie complottistiche ma fuorviata da tutta questa grande “bolla” creatasi, le cui conseguenze sono sicuramente preoccupanti. La diminuzione della copertura vaccinale ha determinato un sensibile aumento dei casi di morbillo in tutto il mondo. Nel 2014 in Italia sono stati segnalati ben 1.686 casi, ovvero il numero più alto in Europa. Ad oggi nelle nostre regioni si sono inoltre verificati diversi casi straordinari di meningite, di cui alcuni mortali. Degno di nota è quanto accaduto poi nel distretto della ASL di Monza e Brianza nel 2015, una delle più virtuose in Italia in merito alla promozione di campagne vaccinali, ma nonostante ciò con un 2% in meno di vaccinazioni registrate. Molti genitori di bambini richiamati dalla ASL per le vaccinazioni rispondevano con mail in cui si diffidava la ASL dall’inviare ulteriori avvisi di richiami vaccinali, dato che essi non intendevano farlo. A sostegno della loro decisione, erano allegati alle mail diversi estratti di testi, scaricati da internet, che sostenevano le solide assurde tesi complottistiche.
A fronte di tutta questa paradossale situazione, pochi giorni fa, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la cerimonia dedicata all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), ha espresso il suo fermo no all’antiscienza ed alla sconsideratezza di certe convinzioni, affermando che “occorre contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade ad esempio quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose ed evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati”.
Concludendo, quello dei vaccini è un argomento sicuramente capace di infervorare gli animi e di dare vita ad accese discussioni. Le domande oggi sono tante ed è comprensibile che, in virtù delle molte opinioni contrastanti presenti, ogni genitore voglia raccogliere più informazioni possibili, non affidandosi più ciecamente al proprio pediatra, ma cercando di crearsi una personale opinione per il bene del figlio. Sicuramente è necessaria una maggiore coesione delle Istituzioni e della politica relativamente a tale argomento, sensibilizzando correttamente la popolazione ed evitando di dare adito, combattendole, alle tante teorie complottistiche, false, fraudolente e prive di fondamento scientifico, in virtù dell’art. 32 della Costituzione Italiana volto a tutelare la salute del cittadino, ricordandoci che i vaccini sono una delle più grandi vittorie dell’uomo e che la paura non deve mai prendere il sopravvento sulla ragione.
Bruno Riscaldati