26 aprile 2017, 8:39
La Chiesa si Sant’Agostino a Narni, uno dei capolavori architettonici della città, nonché importantissimo contenitore di capolavori artistici è al momento parzialmente inagibile, nonostante che negli ultimi anni abbia conosciuto a più riprese interventi di consolidamento, recupero e restauro, purtroppo mai completi e decisivi.
Il Lions Club di Narni, in tempi recenti, è più volte intervenuto, su vari fronti, a sostegno di questo monumento e del complesso più ampio di cui fa parte, concorrendo a diffonderne la conoscenza, favorendone la valorizzazione, sostenendo il restauro di sue parti e da ultimo promuovendo e finanziando il recupero della porzione di cinta muraria che racchiude il chiostro e delimita i resti del convento omonimo.
Tuttavia, il LC Narni, in considerazione della rilevanza ed eccezionale qualità delle testimonianze pittoriche conservate nella chiesa di Sant’Agostino, che ne fanno probabilmente una delle testimonianze più preziose dell’arte del XIV secolo nell’area dell’Umbria Meridionale, ha recentemente organizzato un nuovo convegno di studio, riflessione e proposta per ridare slancio a quanto già intrapreso e realizzato a beneficio della chiesa di Sant’Agostino e dei capolavori che custodisce.
I lavori sono stati aperti dai saluti delle autorità: Carlo Capotosti, Presidente LC Narni;
Don Claudio Bosi, Presidente Commissione Beni Culturali Diocesi di Terni-Narni-Amelia; Gianni Giombolini, Assessore alla Cultura del Comune di Narni; Don Sergio Rossini, Parroco della Cattedrale di Narni.
In questa parte del convegno, degna di particolare è stata la dissertazione dell’Assessore Giombolini, allorché ha ricordato come chiesa di Sant’Agostino, pur essendo una più importanti dell’Umbria meridionale, abbisogni di ulteriori studi e analisi perché la ricerca su questo monumento è tuttora carente e disorganica.
Vi sono poi state varie relazioni scientifiche, con interventi del Prof. Roberto Stopponi che ha trattato delle vicende degli Agostiniani a Narni. A seguire, la Prof.ssa Lucia Vignoli ha parlato del ciclo dell’abside e dell’affresco di Pier Matteo d’Amelia, approfondendo il tema della decorazione della chiesa tra il XIV ed il XV secolo. Ancora, il Prof. Alessandro Novelli ha illustrato lo stato delle conoscenze circa la Cappella di San Sebastiano e le fasi decorative della chiesa dal XVI al XVIII secolo. Infine, il Prof. Francesco Luisi, insigne musicologo e storico, docente presso l’Università di Parma, ha portato una originale e apprezzata relazione sull’argomento della decorazione degli altari per la salvezza delle anime.
In particolare, i due storici dell’arte narnesi, Lucilla Vignoli e Alessandro Novelli, studiosi del patrimonio artistico del territorio, oltre che guide turistiche autorizzate dell’Umbria che già in passato hanno più volte operato per divulgare il patrimonio del complesso e della chiesa di S. Agostino, hanno presentato i frutti dei loro studi, in buona parte oggetto di pubblicazione.
In quest’ambito è stata rilevata soprattutto l’importanza dell’affresco di Piermatteo d’Amelia intitolato “Madonna con il Bambino tra le Sante Lucia e Apollonia”, delle opere del pittore Michelangelo Braidi negli altari delle navate, con la splendida “Madonna della cintola”, e degli affreschi trecenteschi della Cappella di San Sebastiano. Tutte opere meritevoli, innanzi tutto, di poter essere ammirate, cosa che presuppone il completamento del restauro della chiesa e la sua integrale agibilità, oltre che di nuovi studi, approfondimenti e restauri.
Tutti gli interventi sono stai introdotti e poi seguiti dalle proiezioni di video sulla chiesa e sugli scavi della preesistente chiesa di S. Andrea della Valle, a cura dell’insegnante Sebastiano Sebastiani. Le riflessioni conclusive sull’importanza religiosa, culturale e civile della chiesa sono state svolte da Clelia Alaimo, Vice Presidente del LC Narni, la quale ha assicurato il rinnovato impegno dei Lions narnese, anche in ragione dell’iniziativa volta alla valutazione dell’intero patrimonio storico artistico narnese alla luce di una possibile candidatura alla tutela UNESCO.