25 febbraio 2017, 10:13
“LITTERAE ET ARTES COLENDAE SUNT”
Martedì 21 Febbraio presso il Museo Archeologico di Anzio s’è svolta una interessante conversazione sul tema “La condizione esistenziale dell’uomo -artista alla fine dell’800
ed inizio del’ 9
00.L’esperienza figurativa di Van Gogh fino all’espressionismo di Munch “.
Relatore il Prof.Storico dell’Arte Nicola Bellezza,Socio del Club Lions Roma Host Castel Sant’Angelo.
La Sala delle Conchiglie ha ospitato il numeroso pubblico che ha seguito con interesse l’incontro culturale. La disamina delle opere dei due Artisti Van Gogh e Munch da parte di Nicola Bellezza,è stata preceduta da una presentazione su base filosofica-letteraria da parte della Socia del medesimo Club ,Prof.ssaAnna Maria Acconcia la quale ha evidenziato il tema dell’ angoscia esistenziale a livello diacronico,dai Greci ai Romani fino al” Male di Vivere” montaliano attraversando la corrente, del novecento, dell’Esistenzialismo di Sartre.La brevità del tempo a disposizione non ha consentito alla Socia un approfondimento sui vari filosofi e letterati presi in esame,ma l’intervento s’è rivelato propedeutico alla conversazione d’Arte proposta
dal Prof.Bellezza sulla nascita ed affermazione del movimento estetico cui è stato dato il nome di” ESPRESSIONISMO.”
Attraverso una ben documentata relazione intorno alle premesse ed applicazioni in ambito figurativo,della teoresi espressionista,l’oratore ha incentrato il discorso storico e critico
su due fondamentali maestri del tardo Ottocento e del primo Novecento :Vincent Van Gogh ed Eduard Munch.
Del primo ha provveduto a sottolineare il suo strenuo autobiografismo,attraverso l’ininterrotto dialogo con la natura nella quale ha saputo cogliere i germi fecondi della sua travagliata analisi introspettiva.
Del secondo ha posto in luce la sofferta,ineludibile crisi esistenziale nel suo confronto sociale e nella sconfinata solitudine del suo io.
Attraverso il ricco commento verbale e la puntuale analisi diacronica di alcuni capolavori, Nicola Bellezza ha saputo operare un felice raccordo e storico e critico tra i due grandi Maestri,ponendo,sovente, l’accento sulle specifiche modalità di osservazione e trasposizione pittorica della realtà naturale.
Dalla libera,personale interpretazione del verbo impressionista da parte di VAN GOGH,alla estraniante,angosciosa rappresentazione paesaggistica di MUNCH, il panorama illustrativo
,ausiliario al commento verbale del relatore,si è andato sviluppando con un crescendo di consenso e di registrazione,quasi stenografica,di alcuni partecipanti.
L’interesse e l’entusiasmo evidenziati nel pubblico presente,testimonia la validità di questi incontri culturali che annualmente vengono realizzati secondo una felice programmazione
da parte del Museo Archeologico con cui il Club Lions Roma Host Castel Sant’Angelo ,da qualche Anno , collabora per la diffusione della Cultura.
Anna Maria Acconcia.
