6 luglio 2016, 14:06
Il 3 Luglio scorso il Lions Club Roma Pantheon ha celebrato la 28° Charter dalla sua costituzione, nonché il passaggio di campana dal Presidente Alessio Rossini al nuovo Presidente Aurelio Metelli.
Solitamente il giorno della celebrazione della Charter cade il 26 giugno, ma quest’anno l’evento è stato differito per consentire al nuovo Governatore del Distretto 108L Eugenio Ficorilli , socio del club, di ritorno dal Giappone, dove si è svolta La Convention Internazionale, di partecipare all’avvenimento più importante nella vita di un Club Lions.
Come è consuetudine da alcuni anni il Lions Club Roma Pantheon festeggia il proprio “ compleanno” in “ modo itinerante” . Quest’anno i soci del club sono tornati in terra d’Abruzzo e fra boschi, aria tersa e profumata hanno trascorso una bella giornata tra amici e soci di altri club, che di anno in anno diventano sempre più numerosi.
La Charter è stata celebrata dal socio GWA PDG Bruno Ferraro, che in qualità di socio fondatore ha ricordato le circostanze che hanno portato alla nascita del club. Ha svolto una sentita relazione ed ha sottolineato i momenti salienti succedutisi nel corso degli anni.
La cerimonia è proseguita con l’ingresso nel Club dell’amico Bombaci cui il Governatore con il Presidente Rossini ha apposto il distintivo. Successivamente Governatore, dopo aver invitato i soci insigniti del Melvin Jones Fellow ad alzarsi in piedi, ha chiamato al tavolo della presidenza Vincenzo Fragolino, cui ha consegnato il più importante riconoscimento lionistico, deliberato all’unanimità dai soci nell’unico direttivo dell’anno, al quale Vincenzo non ha partecipato .
Ha, quindi, concluso la parte formale, prima di pranzo, il nuovo Governatore, che ha brevemente accennato alla emozionante esperienza vissuta insieme a tutti gli altri colleghi italiani e stranieri a Fukuoka, dove si è svolta la Convention Internazionale.
Grazie all’iniziativa, condivisa da tutto il Club, le socie Gabriella Rossi (cerimoniera) e Patrizia Albani ( moglie del Presidente) è stata organizzata una piacevole gita in un territorio di grandi bellezze naturali e di notevole interesse artistico. I soci e gli amici sono andati alla scoperta di luoghi poco conosciuti, fuori del solito percorso turistico, ma ricchi di fascino e situati in splendide posizioni naturali.
Nella zona di Paganica sono state visitate due “perle nascoste”: il Santuario della Madonna d’Appari e la Chiesa di San Giustino. Il Santuario della Madonna d’ Appari è una piccolissima chiesa, posta in una incantevole posizione, incastonata tra le rocce e sulla riva di un ruscello. Essa trae origine dall’apparizione della immagine sacra della Madonna avvenuta nei secoli bui. Narra la leggenda che la Beata Vergine sarebbe apparsa ad una giovane pastorella, che si recava quotidianamente per pregare presso una edicola votiva a Lei dedicata. Sul posto successivamente fu eretta una chiesina addossata alla roccia. Le pareti sono decorate con affreschi risalenti al secolo XVI raffiguranti episodi della vita di Gesù. Si tratta di un’opera di pittori locali che, naturalmente, non possono competere con la pittura alta che ammiriamo a Roma, ma sono pitture vive, ricche di autentico sentimento religioso, che all’epoca costituivano una vera e propria “ biblia pauperum” .
La Chiesa di San Giustino è un edificio in puro stile romanico, risalente al XII secolo, sorto su una precedente villa romana, le cui colonne ed altri elementi architettonici sono stati riutilizzati successivamente. Nel Medioevo era molto diffuso il fenomeno ,come in questo caso, di erigere edifici sacri su preesistenti strutture romane. La facciata si presenta molto semplice e scabra con un portale centrale sovrastato da un architrave decorato con una croce astile ed elementi floreali. Caratteristica è la maestosa torre campanaria, che fa parte integrante della chiesa, cioè della prima campata della navatella destra. L’interno presenta un soffitto a capriate, un impianto a tre navate ed un abside. semicircolare. La chiesa un tempo era certamente affrescata, come testimoniano i rari frammenti pittorici oggi visibili lungo le pareti.
Infine spostandosi un poco più a nord verso l’Aquila, i soci hanno potuto ammirare il complesso di San Giuliano comprendente la chiesa, i chiostri ed il caratteristico Conventino. Il più interessante dal punto di vista storico- artistico è senz’altro il chiostro maggiore completamente affrescato con pitture dell’inizio del XVII secolo. Le diciotto lunette dipinte con le relative didascalie raffigurano i principali avvenimenti della vita di San Giovanni da Capestrano. Attraverso questi affreschi è possibile ripercorrere la vita avventurosa del Santo. I contenuti sono tratti dalle principali biografie, nelle quali vicende storiche si intrecciano a racconti miracolosi. La visita si è conclusa nel Conventino, una particolarissima costruzione di dimensioni estremamente ridotte, che conserva gli ambienti molto angusti, in cui si ritiravano i frati a vegliare e pregare.
Maria Patrizia Campanella , addetto stampa del Lions Club Roma Pantheon
P.S. Con questo articolo chiudo l’esperienza di addetto stampa del club. Saluto con affetto tutti coloro che mi hanno seguito in questo anno , con la speranza di aver rappresentato al meglio l’attività del mio Club .