7 giugno 2016, 11:02
Piacevole fermento in Arzachena! Nei pomeriggi del 2-3-4 maggio, 21 giovani e meno giovani, uomini e donne si sono ritrovati insieme per iniziare un’esperienza nuova ed intrigante del corso di formazione per Allenatori ed Educatori. In concomitanza, nelle mattine del 3 e 4 maggio 20 giovani genitori, anch’essi, si sono ritrovati per iniziare il Corso Genitori “Educhiamo insieme”. Perplessità e disappunto, quando Giacomo Pratissoli il Senior Trainer, ha chiesto che togliessero le scarpe, subito, però, si sono sentiti attratti ed incuriositi dall’accoglienza nella sala con tappetini di vari colori e tavolini ricoperti anch’essi da tovagliette colorate ed altri curiosi arredi. Dopo i saluti della Referente del Progetto Lions Quest e Direttore del Corso Vittorina Fois e quello del Vice Sindaco e Assessore alla Sport Alessandro Malu, finalmente si comincia … Gradualmente, i corsisti Sono entrati in un universo quasi immaginario, lasciando fuori ansie, tensioni e timori che spesso assillano il mondo di noi adulti e si sono immersi nel mondo delle emozioni e dei sentimenti, che poco hanno a che vedere con la ragione. Sembra strano ma, sono ridiventati bambini, riuscendo a cogliere sensazioni da tempo dimenticate: meraviglia, stupore, curiosità per quanto sarebbero andati a scoprire. Le scoperte sono state tante ed entusiasmanti; hanno vissuto esperienze accattivanti che prevedevano stati d’animo contrastanti, soprattutto, il timore di non essere adeguati per interfacciarsi con il mondo degli adolescenti! Una grande sfida: mettersi in discussione, ritrovare quel mondo ormai lontano, per riuscire a conoscere se stessi e, soprattutto, imparare a relazionarsi con i ragazzi ed i propri figli in modo tale da consentire di costruire un cammino, in cui vengono affrontati temi quali la conoscenza di sé e degli altri, riconoscendo l’agio e il disagio. Conquistare sicurezza, per sapersi aprire agli altri, utilizzando dinamiche basate sul rispetto delle regole di relazione nel gruppo. Imparare le giuste strategie per aiutare a comprendere le proprie emozioni, saperle padroneggiare, riconoscendo l’influenza che l’agire ha sugli altri e viceversa. Aiutarli a sviluppare il senso critico, per riuscire ad affrontare i piccoli e grandi problemi che, inevitabilmente, la vita presenta a ciascuno di noi. Durante tutto il percorso, il Senior Trainer Giacomo Pratissoli, con le sue straordinarie competenze e modalità delicate e al contempo mirate, ha portato i corsisti ad intraprendere un percorso nuovo che dà valore alla unicità della “persona”, accettandone in modo incondizionato le sue peculiarità, con le ragioni del cuore. Durante tutto il percorso interattivo, soprattutto nei momenti laboratoriali, in cui tutti si sono messi in gioco, si sono confrontati ed hanno ideato dei progetti e adottare strategie da proporre agli allievi e ai propri figli. L’intero percorso, sebbene con proposte differenziate ma, in realtà prefissando gli stessi obiettivi, si è svolto in un clima di socialità, cordialità, interesse, partecipazione attenta e divertimento. Si può affermare, senza ombra di dubbio, che i riscontri sono stati altamente positivi. Alla fine, in entrambi i corsi, tutti hanno esternato compiacimento per l’esperienza interessante vissuta. Per questo hanno ringraziato, ripetutamente, i Lions e l’Amministrazione Comunale di Arzachena, per la bellissima opportunità offerta, con la speranza che si possa ripetere. A conclusione dei lavori, presenti anche il Presidente del Club ed altri Lions, sono stati rilasciati gli Attestati ai Genitori e agli allenatori/Educatori.
Vittorina Fois
Testimonianza di un Corsista
Buongiorno Vittorina,
ringrazio Te ed il Lions Club per avermi dato l’opportunità di frequentare il corso di educatore/allenatore curato da Giacomo Pratissoli; è un’esperienza direi ILLUMINANTE, ti apre la mente su un metodo educativo e di crescita non rivolto solo agli allievi ma anche ai “docenti”.
Ti fa intuire e capire che le strade percorse finora non sono necessariamente migliori ed esclusive e che i metodi possono essere più efficienti se invece di pensare principalmente al risultato sportivo, prestazionale, si focalizza l’attenzione sulla persona, sulle sue pulsioni, sul controllo di queste, sulla moderazione del proprio ego e sulla concentrazione delle energie.
Frequentando il corso si apprezzano ritmi naturali spesso dimenticati, si acquista una maggiore coscienza del proprio corpo e si esalta la capacità di riflessione e di analisi delle situazioni in un modo coinvolgente e divertente tale che l’apprendimento di un nuovo metodo didattico educazionale sia accompagnato da una effettiva crescita interiore del docente-educatore.
Parafrasando il titolo del testo “ci si educa ad educare” si formano strumenti semplici ed efficaci per trasmettere ai giovanissimi principi educativi e quel sano appagamento che distoglie dai pericoli della loro età.
Grazie di cuore,
Cesare Orecchioni