27 febbraio 2016, 9:56
Una rete collaborativa tra più soggetti (famiglie e scuola in primis ripristinando l’antica autorevolezza di ruolo degl’insegnati), evitando la deresponsabilizzazione reciproca, può salvare tanti giovani dalla tentazione della droga, fenomeno sempre più diffuso che registra il costante abbassamento di età dei coinvolti : lo ha asserito a chiare lettere Giorgia Benusiglio, esperta in Scienza della Formazione (trapiantata di fegato 17 anni fa per aver assunto una piccola quantità di extasy) nel corso degli affollatissimi incontri tenuti per iniziativa del Lions di Città di Castello (due alla discoteca Formula con il coinvolgimento di 1500 tra studenti e operatori scolastici) e uno al Salone Gotico del Museo del Duomo, risultato insufficiente ad ospitare il gran numero di convenuti.
Presentata dalla Presidente del Lions Club di Città di Castello Minciotti che tanto s’è battuta per il successo di questa significativa iniziativa, con la quale ha voluto dare un contributo per creare consapevolezza ai nostri giovani, Giorgia Benusiglio s’è interamente calata nella parte di ascoltatrice-informatrice-formatrice dei ragazzi, cogliendo appieno la loro esigenza di sentirsi partecipi e protagonisti di un confronto così scottante e abbattendo ogni diaframma generazionale, con il risultato di suscitare un interesse di rara intensità con gli allievi di tutti gl’istituti cittadini che sembrava non volessero mai smettere di colloquiare e di chiedere indicazioni tratte dalle terribili esperienze dirette vissute da Giorgia.