Progetto ministeriale “Libriamoci”: la scuola chiama, il Lions Club Selargius risponde. – Lions Club – Distretto 108 L

Progetto ministeriale “Libriamoci”: la scuola chiama, il Lions Club Selargius risponde.

31 ottobre 2015, 10:07

Il Progetto Libriamoci ogni anno a Ottobre coinvolge tutte le scuole del nostro paese con lo scopo di suscitare nei più giovani l’amore per la lettura. Presso l’istituto comprensivo Su Planu di Selargius gli insegnanti invitano i loro alunni a dare spazio alla loro fantasia e a cercare percorsi di lettura creativi, attraverso “l’incontro con l’autore”.
Questa scuola, che ha una lunga storia di collaborazione con il nostro club, ancora una volta ci ha chiesto aiuto nell’individuazione di un autore di libri per ragazzi e noi, con grande piacere, ancora una volta ci presentiamo con il nostro amico Giulio Lobina.
Giulio è un giovane grande amico di Teresa: trentun anni, una laurea in giurisprudenza ed una vita intensissima: seminari di diritto penale minorile presso l’Università degli studi di Cagliari, volontario presso il tribunale dei minori, attivista di “Save the Children”, maestro di scacchi e scrittore di meravigliosi libri di fiabe.
Oggi 30 Ottobre arriviamo a scuola con Giulio e veniamo accolti da una classe attenta e curiosa. La loro insegnante di Lettere ha già presentato i libri di Giulio e loro non vedono l’ora di conoscere l’autore, Si aspettavano forse una persona di età matura e non nascondono il loro stupore di trovarsi di fronte un giovane che, nonostante la folta barba nera, sembra ancora più giovane dei suoi trent’anni.
L’autore è, per i giovani lettori, un personaggio misterioso, capace di aprire la loro fantasia a mondi misteriosi, e Giulio ce la mette tutta, utilizzando lo stesso loro linguaggio e immedesimandosi nel loro mondo. E subito li conquista
Racconta, il lungo percorso della creazione di un libro “é già tutto dentro la testa, bisogna solo aiutarlo ad uscire fuori” Trae spunto dai personaggi dei suoi racconti per stimolare nei ragazzi il gusto per la lettura e a leggere con interesse (“perché le cose che leggiamo rimangono nella nostra testa”), ad usare la fantasia per immaginare ciò che leggono, a sentire la forza della punteggiatura, a capire la morale che c’è in un racconto.
Cerca di trasmettere ai giovani il suo spirito positivo incoraggiandoli a vedere il buono che c’è nelle cose e nelle persone “perché noi abbiamo il potere di trasformare le cose”. Uno scrittore può scrivere narrando anche di cose che nella realtà sono irrealizzabili: “da una cosa vera ne nasce una immaginaria e da una immaginaria può scaturire una cosa vera. Come il loro professore di educazione artistica trasforma un pezzo di cartone insignificante in un’opera d’arte, così lo scrittore trasforma il foglio bianco mettendoci dentro le idee che sono nella sua testa. Come un musicista suona ogni volta che può perché ama la musica, così lo scrittore scrive, perché è felice di farlo.
E poi Giulio risponde ad un fuoco di fila di domande:
-Dopo il I° libro, è più facile scriverne un altro? (Si)
– Hai scritto altri libri che non siano di fiabe? (Si, ho scritto un libro nel quale racconto il mio cammino verso Santiago de Compostela)
-Come ti senti mentre scrivi? (Mangio e sono felice)
-Scrivi a mano o al PC? (Scrivo preferibilmente con carta e penna, anzi, penne, di diversi colori)
-Quanto tempo impieghi per scrive un libro? (Anche un anno perché nel frattempo faccio anche altre cose
-Perché hai voluto fare lo scrittore? (Da piccolo non mi piaceva nemmeno leggere, guardavo per lo più le figure. Poi ho letto “Il Piccolo Principe”e ne sono rimasto affascinato. Il finale, aperto, mi ha spinto a immaginarne uno tutto mio, e così è nato il mio primo libro “Il Piccolo Principe, la Luna e l’Amore”; avevo 21 anni)
-Qual è il procedimento per pubblicare un libro? (Ho contattato diverse Case Editrici in Sardegna prima di trovarne una che fosse disposta a pubblicare il mio primo libro. Alla fine è stato pubblicato fuori dalla Sardegna e comunque diverse copie le ho dovute acquistare io. Allo scrittore va come guadagno solo il 10% del prezzo di vendita del libro. Il resto va per la maggior parte alla Casa Editrice)
E nel frattempo il tempo passa ed i ragazzi non vorrebbero lasciarlo andare, ma Giulio deve raggiungere un’altra classe. Si salutano con la speranza inespressa di rincontrarsi presto.
Anche noi usciamo con Giulio, abbiamo da accompagnarlo in un’altra classe e da presentarlo agli alunni e, prima ancora, da raccontare loro chi sono i Lions e cosa questi fanno per i più giovani.

Caterina Melis

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