2 ottobre 2015, 10:22
Ecco, sono appena tornata da Limbiate e non riesco ancora a mandare via il magone che mi prende ogni volta che lascio i nostri angeli dei non vedenti. I giorni sono solo due ma pregni di un susseguirsi di sentimenti che naturalmente dovrebbero appartenere all’essere umano, ma spesso vengono disattesi dalla frenesia quotidiana.
Ho la fortuna e il privilegio di appartenere all’associazione dei Lions ma soprattutto di essere un’OD del servizio Cani Guida Lion.
Per il terzo anno consecutivo, svolgo il mio impegno con grande convinzione e con molto orgoglio posso dire di essere riuscita (senza alcuna fatica per la verità) a portare i Soci del mio club ad amare questo service tanto da sposarne subito la causa. Ora siamo totalmente votati e dediti ad organizzare raccolte fondi che servono a costruire un nostro sogno: poter donare un angelo dei non vedenti a chi ha quasi smesso di vivere perché privo della luce degli occhi, e credetemi, quando manca questo bene essenziale, (per dipiù se si verifica durante il corso dell’esistenza) la vita non ha più senso. Queste dichiarazioni non sono mie ma di chi è stato toccato per cause varie da quella realtà orribile che è la cecità, che il più delle volte si tramuta in sgomento, angoscia e paura che ti mette in un angolo e ti toglie la voglia di vivere. Il primo pensiero ricorrente è “Non sono più utile a nessuno, divento un peso per tutti”, ed è allora che entrano in ballo i nostri angeli (scusatemi se non riesco a chiamarli cani) che con il loro senso di protezione e attaccamento al loro “padrone”, riaccendono le luci spente.
Grazie a loro la vita ricomincia, iniziando dal senso di indipendenza e fiducia nelle capacità che erroneamente si credono perse per una disgrazia che… ahimè può colpite tutti, nessuno escluso. La difficoltà ad assegnare una guida ad un non vedente, consiste nel tempo necessario alla formazione e il costo relativo ad esso. Ma superato questo, si ha la certezza di avere a portata di mano l’eccellenza in campo addestrativo e non solo.
E’ commovente assistere alla gara dei Soci del L.C. Campagnano-Mazzano Romano nell’organizzare nuovi service per sollecitare una proficua raccolta fondi necessaria a realizzare il nostro sogno nel cassetto, e l’occasione mi è gradita per spronare i miei “colleghi” OD del Service cani guida Lion a fare altrettanto. E’ vero il nostro motto è “WE SERVE”, dunque tutti aspettano il nostro aiuto, ma focalizzare l’attenzione su un progetto senza disperdere in tanti rivoli le raccolte, forse può permettere anche di guardare avanti, (è proprio il caso di dirlo) pronti a realizzare altri service.
Elisa De Bartolo
OD Service Cani Guida Lion
L.C. Campagnano-Mazzano Romano
