Lions Club Roma San Paolo: visita a due realtà cittadine inaspettate – Orti urbani e Fattoria sociale – Lions Club – Distretto 108 L

Lions Club Roma San Paolo: visita a due realtà cittadine inaspettate – Orti urbani e Fattoria sociale

3 maggio 2015, 2:08

Domenica 12 aprile abbiamo visitato due realtà cittadine interessanti ed inaspettate, grazie ad una ottima iniziativa del nostro Presidente Carmelo, che ne ha intuito le potenzialità e l’attualità.

Ma procediamo in ordine cronologico: la prima visita in programma si è svolta presso gli Orti delle Tre Fontane (sito http://ortiurbanitrefontane.blogspot.it) , dove il Presidente dell’Associazione Orti Urbani Tre Fontane ha raccontato la storia del sito, nato come area a verde pubblico in un quartiere di recente costruzione. Come accade per tutte – o quasi – le aree verdi di Roma, la scarsa efficienza del servizio giardini comunale e la mancanza di senso della comunità dei residenti hanno rapidamente portato al degrado del sito, trasformatosi in luogo non fruibile e pericoloso. Fortunatamente, l’iniziativa di 12 residenti, cui si sono unite oltre 200 persone, ha portato alla bonifica di un’area di circa 6 mila metri quadrati di area verde. Dopo questa prima opera di riqualificazione sono stati ricavati 65 orti da 50 mq ciascuno, in cui sono state avviate piccole coltivazioni condivise da più famiglie e da associazioni del territorio. Parallelamente, sono nate  attività sociali collettive: corsi gratuiti di orticoltura e apicoltura, produzione di compost, realizzazione di un semenzaio e di un giardino a colori, nonché un orto didattico, che ospita al suo interno un lombricaio e diverse sezioni botaniche.

Questa prima iniziativa è stata patrocinata dal Municipio VIII, il quale ha affidato in concessione l’area all’Associazione.

In sintesi, un bell’esempio di come i cittadini possano riappropriarsi di aree pubbliche lasciate al degrado, realizzando attività allo stesso tempo utili e creative.

Successivamente, ci siamo spostati verso la via Ardeatina per visitare la cooperativa Esperantia onlus (www.esperantia.it), nata nel 2004 come associazione tra genitori di bambini autistici.

Qui Maurizio Ferraro – fondatore dell’associazione – ha spiegato che l’impulso a realizzare l’iniziativa è sorto dalla necessità di una mutua assistenza tra le famiglie di giovani affetti dalla sindrome di Kanner; accanto a tale esigenza si è posta la volontà di superare la mera ottica “di sopravvivenza” per  realizzare dei programmi autonomi d’integrazione. Seguire i ragazzi colpiti da autismo, infatti, è dispendioso, sia dal punto di vista psico-fisico che economico. Significativo in questo senso è quello che ha detto Ferraro: “avere un figlio autistico ti cambia la vita e bisogna imparare a convivere con questa realtà e con l’assenza di riferimenti pubblici; assenza che diventa tanto più grave quando questi figli crescono e diventano adulti, condannati all’assoluta emarginazione”.

Da tale oggettiva difficoltà nasce l’idea di realizzare una struttura che sia di sostegno alle famiglie e nello stesso tempo una entità giuridica ed imprenditoriale, i cui soci sono anche i ragazzi autistici.

Inizialmente, Esperantia si occupava di dare sostegno alle famiglie soprattutto nei periodi estivi o

di vacanza: quando le scuole sono chiuse, le babysitter indisponibili e non ci sono aiuti. Oggi Esperantia è una realtà più grande, che tuttavia vive quasi esclusivamente di donazioni. L’associazione ha però trovato una opportunità fondamentale  nell’Istituto agrario Garibaldi, il cui preside ha offerto ai ragazzi uno spazio dove poter imparare un lavoro vero, grazie al finanziamento della Provincia. Nell’orto di via Ardeatina i ragazzi di Esperantia, affiancati da operatori professionisti, hanno imparato come piantare pomodori, curare insalate, dar da mangiare agli animali, ma anche come prendersi cura di se stessi, nella mensa.

Al momento, i progetti che impegnano l’Associazione sono due:

  • il primo è legato al progetto originario di una Fattoria sociale nel Parco dell’Appia Antica; in questa direzione Esperantia ha raggiunto un accordo con il Comitato per il parco della Caffarella per la costituzione di una cooperativa sociale di tipo di tipo B ed ha avviato attività agricole, con vendita dei prodotti coltivati;
  • il secondo è legato alla costituzione di un consorzio con l’Istituto tecnico G. Garibaldi e con l’Università di Roma La Sapienza per la gestione della fattoria sociale G. Garibaldi, nella quale è incluso il progetto della “Casa delle Autonomie”.

Inoltre, Esperantia ha avviato la costituzione di un tavolo di lavoro che vede coinvolti Provincia di Roma, ASL RMC, IX Municipio, rete delle scuole, cooperative di assistenza domiciliare, centri terapeutici ed il Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico di Tor Vergata.
Obiettivi del tavolo sono l’istituzione di un centro territoriale di riferimento, con funzione di coordinamento di tutti coloro che operano intorno alla vita delle persone con autismo, nonchè la creazione di un’equipe di prossimità, con funzione di elaborazione ed attivazione del piano educativo individualizzato. Ancora, in collaborazione con l’Istituto “G. Garibaldi” Esperantia, ha avviato: la definizione di un nuovo profilo professionale che formi gli studenti interessati ad affiancare con competenza i ragazzi con autismo dopo la scuola; un progetto di integrazione, istruzione ed avviamento al lavoro dei ragazzi disabili; laboratori estivi d’attività agricole, artigianali e creativi rivolti ad adolescenti con autismo ed allievi iscritti; frequenti occasioni di incontro tra ragazzi e genitori dell’associazione ed insegnanti e studenti dell’Istituto: escursioni, momenti di sport e di svago, seminari.

Accanto a tutto questo la cooperativa ha dato vita ad una attività di ristorazione nei locali del casale affidato in concessione, la cui validità abbiamo con piacere sperimentato con un ottimo pranzo.

A mio parere si tratta di una interessantissima realtà, che vede il superamento della visione meramente assistenziale e sanitaria delle persone con autismo, mirando ad offrire loro concreti strumenti per vivere il più possibile da esseri umani e non da meri oggetti di cura. Inoltre, la realizzazione di una attività imprenditoriale ha consentito il superamento della logica esclusivamente assistenziale che le strutture pubbliche seguono. Il tutto si collega all’interesse manifestato di recente dalle nostre Associazioni per il mondo dell’autismo, espresso con la proposta di un service nazionale.

Per quanto ci riguarda, ritengo – e con me altri soci – che questa iniziativa meriti il nostro supporto ed in tal senso il Presidente Carmelo ha dato assicurazione in merito all’inserimento nell’ordine del giorno del prossimo direttivo della discussione sulle modalità di supporto ad Experantia.

Lions Guido Petrocelli

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