27 marzo 2015, 17:46
Ci piace ricordare Angelo Bellosono che quasi una settimana fa ci ha lasciato con le parole scritte dal figlio Paolo su Facebook.
Accogliere così tante persone venute a ricordare Angelo insieme a noi, ascoltare il ricordo, affettuoso, di molti che ci avvicinano in questo momento è segno di conforto e di sollievo per noi famigliari ma soprattutto è testimonianza e condivisione del suo modo di essere.Vedere restituito nei pensieri e nelle parole di chi lo ha conosciuto e stimato il garbo dei suoi gesti e la gentilezza dei suoi comportamenti, rende esplicito quello che ha sempre insegnato a tutti noi: la gioia di un incontro vale molto più di qualsiasi calcolo personale od economico.
Conoscere ed imparare a non giudicare, capire anche se, a volte, non significa accettare: questo era il suo modo di porgersi agli altri e questo cerchiamo noi, ogni giorno, di provare a seguire, in suo nome.
Il poeta e scrittore tedesco, Herman Hesse, nel libro Narciso e Boccadoro scriveva: “ La nostra meta non è di trasformarci l’un l’altro, ma di conoscerci l’un l’altro e d’imparar a vedere e a rispettare nell’altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro completamento”.