26 gennaio 2015, 17:23
Venerdì 23 Febbraio presso l’Hotel Villa Vecchia si è tenuto il Seminario+Workshop dedicato alla Dislessia e Libro Parlato Lions. All’evento hanno partecipato Docenti, delle Scuole di Ciampino, Rocca Priora, Frascati, San Cesareo, Monte Compatri, Grottaferrata, Colonna, Operatori Sanitari e Genitori dei Comuni della zona dei Castelli Romani. Il programma è stato ricco di approfondimenti grazie anche ai relatori come la Dr.ssa Laura Stramaccioni per la parte riguardante gli aspetti cognitivi, emotivi e comportamentali, il Dott.Mario Manganaro ha evidenziato gli aspetti neurologici con la proiezione di interessanti fotografie testimonianza degli ultimi risultati scientifici sull’argomento, la Dr.ssa Luisa Lopez ha approfondito la parte diagnostica e valutativa dei DSA; la Dr.ssa Tiziana Canestri ha presentato la normativa sui BES, PDP e successivamente gli strumenti compensativi utilizzati per i dislessici; la Dr.ssa Maria Negro nel Workshop ha approfondito il Servizio di Libro Parlato Lions. Il Libro Parlato Lions s’inserisce sempre più incisivamente nell’importante evoluzione che interessa questo particolare aspetto dell’informatica, realizzando i presupposti per un passo avanti dal punto di vista sociale. Infatti, chi richiede l’iscrizione al Libro Parlato Lions può usufruire di molti servizi, come la consultazione del catalogo di tutti gli audiolibri inseriti nella biblioteca, l’invio gratuito degli audiolibri nel formato digitale in CD Rom, la possibilità di fruire di una chiave personale d’accesso riconosciuta dal programma e di scaricare gli audiolibri dal sito Internet direttamente nel proprio computer di casa e di ascoltarli direttamente tramite tablets o smartphone, scaricare il software LeggiXme. Il Libro Parlato Lions è un progetto innovativo dal punto di vista tecnico e unico anche perché completamente gratuito. Le tecnologie informatiche e i linguaggi della multimedialità, sono strumenti flessibili nonché compensativi, che consentono l’abbattimento delle barriere di accesso all’apprendimento presenti nei contesti di istruzione, Ad esempio quando un dislessico utilizza la sintesi vocale con l’effetto evidenziazione sincronizzata delle parole lette, effettua una lettura di tipo bimodale, ovvero visiva e uditiva, che implicitamente contribuisce ad abilitarlo nella lettura. In ambito scolastico, ausili hardware e software adeguatamente selezionati possono favorire la partecipazione degli alunni speciali ai percorsi di apprendimento, consentendo l’abbattimento di quelle barriere di accesso che accrescono il gap con compagni. L’uso delle tecnologie per la disabilità in contesti educativi tocca contemporaneamente questioni didattico-metodologiche e questioni tecniche riguardanti la scelta dei dispositivi. Le loro caratteristiche, sembrerebbero avere punti di forza per almeno tre aspetti: “motivazione, rigore, adattabilità”. Di fatto l’utilizzo del computer, proprio grazie alla flessibilità che mette in campo, permette la personalizzazione dei processi formativi, giocando sugli stili e i ritmi di apprendimento di ciascuno. Le iniziative volte ad includere i bambini con esigenze educative “speciali”, possono quindi essere considerate un’estensione del principio secondo il quale la scuola va costruita attorno alle esigenze particolari di ogni alunno. Le richieste rivolte agli insegnanti sono sempre più impegnative: essi operano con gruppi di allievi molto più eterogenei rispetto a prima (in termini di lingua madre, genere, etnia, confessione religiosa, capacità ecc.); gli insegnanti sono tenuti ad avvalersi delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, a rispondere alla domanda di insegnamento personalizzato e ad assistere gli alunni affinché diventino autonomi nell’apprendimento permanente. Le tecnologie di informazione e comunicazione hanno un enorme potenziale di sostegno dell’apprendimento autonomo, della costruzione collaborativa della conoscenza e dello sviluppo delle competenze. Si assiste ad una rivoluzione nei modi di comunicare, pensare e lavorare di milioni di individui. Vengono messi per la prima volta a disposizione strumenti di informazione e di emancipazione che possono contribuire a ridurre i fattori responsabili di discriminazioni nel campo dell’handicap: basti pensare alla praticità, accessibilità ed economicità della posta elettronica, alla video-comunicazione, all’opportunità di studiare a distanza in e-learning, alla possibilità di lavorare dalla propria abitazione con il tele-lavoro.
T.Canestri