16 gennaio 2015, 9:29
Si avvicina al via il progetto Prison Puppy Raiser. Infatti, sabato 31 gennaio 2015 alle ore 11 presso il Nuovo Complesso Penitenziario di Capanne, il Lions Club Perugia Concordia, consegnerà due cuccioli di cane Labrador, Mirto e Margot, a quattro detenuti che si occuperanno, nel rispetto del Protocollo della Scuola per Cani Guida Lions di Limbiate, della loro socializzazione.
Nel video Sissi Palmieri e Norberto Cacciaglia ci raccontano storia e prospettive di Prison Puppy Raiser.
L’ispirazione nasce da un’esperienza americana di successo. Infatti, qui, il programma Leader Dogs for the Blind, partito nel 2002, interessa oggi 6 case circondariali. I risultati umani e sociali sono importanti: i reclusi selezionati per il programma, una volta liberi, sono meno inclini ad essere coinvolti in situazioni illegali e sono molto motivati nel loro nuovo compito di educatori/formatori, sapendo che il ruolo da loro svolto in qualità di Puppy Raiser sarà determinante per la crescita equilibrata del cane.
Il programma Prison Puppy Raiser (Far crescere un cucciolo in prigione) si pone dunque a supporto del Programma Lions “Cani Guida per non-vedenti”. Il progetto è completamente finanziato dal Lions Club Perugia Concordia sino alla donazione dei cuccioli alla Scuola per Cani Guida Lions.
Il carcere fornirà lo spazio ed affiderà ai detenuti la cura e l’accompagnamento interno dei cuccioli, che potranno muoversi in ogni spazio dell’Istituto Penitenziario, con esclusione delle zone di sicurezza. Gli istruttori cinofili della Scuola per Cani Guida Lions di Limbiate formeranno i detenuti affinché siano in grado di insegnare ai cuccioli i comandi utili all’interazione con gli umani, nonché nozioni sulla gestione e cura dei loro piccoli nuovi amici.
Partecipano al programma la società svedese “HUSSE”, tramite il rappresentante di zona Gianguido Colato, che fornirà gratuitamente l’alimentazione, ed il veterinario Prof. Stefano Arcelli. I cuccioli, attentamente selezionati nell’allevamento ENCI “Rosacroce Wanals di Perugini Massimilano”, vivranno il carcere come una famiglia molto numerosa.