Lioness Cagliari “I sardi nei ricordi” mons. Virgilio Angioni uomo della carità (1878-1947) – Lions Club – Distretto 108 L

Lioness Cagliari “I sardi nei ricordi” mons. Virgilio Angioni uomo della carità (1878-1947)

9 dicembre 2014, 11:36

Un uditorio particolarmente attento e coinvolto ha seguito la commemorazione dedicata al Venerabile mons. Virgilio Angioni che il Club Lioness  ha promosso, il 5 dicembre 2014, presso la sala convegni del Banco di Sardegna di Cagliari.
All’iniziale saluto della Presidente del Club Maria Bonaria Pau Pedemonte, è seguita la  relazione di suor Maria Rosalba, superiora generale della congregazione delle suore del Buon Pastore fondata da mons. Virgilio. Le sue parole hanno fatto rivivere l’opera di un grande pastore di anime  che ha speso ogni  energia a favore dei “fratelli poveri ed emarginati.”. Uno spirito capace di trasmettere il suo amore per gli ultimi ai collaboratori e alle future suore che divennero ”i veicoli delle sue mani e del suo cuore”. Una carità che si è concretizzata  nel dare asilo, assistenza e cultura agli emarginati e ai reietti della società. Rimangono nelle pie sorelle gli insegnamenti e le  esortazioni di questo grande maestro:“Ogni qual volta la povertà si fa sentire non dite mai di no: accogliete, servite, sacrificatevi”.

Sono riuscite a penetrare l’essenza e l’anima di mons. Virgilio, uomo e sacerdote, le considerazioni di don Massimo Noli, parroco della Chiesa di Santa Lucia, nella cui circoscrizione territoriale ricade la sede  del Buon Pastore. Le sue parole hanno evidenziato la figura di un uomo forte, volitivo e di azione, che non accettava passivamente gli eventi. Un consacrato che credeva  fermamente nella provvidenza divina e si affidava all’adorazione e alla preghiera nei momenti di difficoltà e sconforto che inevitabilmente si manifestavano nella vita di ogni giorno. Un sacerdote che può essere paragonato al Santo curato d’Ars per l’esercizio costante della pietà e a San Giovanni Bosco  per le opere di carità verso gli umili e i bisognosi.

Il successivo intervento dell’ Arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio è riuscito ad evidenziare “le autentiche doti di uomo di fede” di don  Angioni, che non si è lasciato piegare dal fatalismo degli eventi, ma si è affidato completamente alla provvidenza divina che guida e dirige i momenti della storia. L’Arcivescovo ha rivolto un’esortazione ad intensificare la preghiera “affinché si renda manifesta in ciascuno di noi la grandezza del cammino percorso da mons. Virgilio”. Solo una preghiera assidua e costante potrà consentirci di superare “la povertà spirituale” che impregna la società dei nostri giorni. Occorre perseguire obiettivi spirituali sull’esempio di mons. Angioni, che ha operato e realizzato in situazioni ben più difficile e gravi di quelle che oggi viviamo.

         Particolarmente commoventi sono state le testimonianze del Sig. Sanna e della signora Mertoli.Il primo, abbandonato dai genitori, fu accolto dal Buon Pastore nel 1933, quando aveva tre anni, la seconda, durante l’ultimo conflitto mondiale, fu salvata e assistita insieme ai suoi 4 fratelli nei centri di accoglienza gestiti da Mons Angioni, mentre altri enti caritativi li avevano respinti. Questo succedeva,  in virtù del cuore  di mons.  Virgilio che non si è fermato dinanzi ai pericoli e alle atrocità della guerra, neppure quando, i terribili bombardamenti del 1943, hanno raso praticamente al suolo la città di Cagliari.

         A concludere una cerimonia, ricca di riflessioni e spunti significativi, sono seguiti gli interventi delle autorità lionistiche  nelle persone del prof. Guido Alberti presidente della zona 6A e del dott. Roberto Targhetta, presidente della Sesta Circoscrizione del distretto 108L. Il primo, nipote di mons. Angioni poiché la nonna paterna  era sorella del sacerdote, con poche e toccanti parole ha tracciato un breve quadro di vita familiare. Il dott. Targhetta ha sottolineato l’impegno delle Lioness nel campo sociale e culturale e portato i saluti del Governatore del Distretto 108L, Giovanni Paolo Coppola.

Ha coordinato i diversi momenti della serata il dott. Paolo Matta, giornalista di grande professionalità ed esperienza. A fine presentazione il conduttore ha espresso l’auspicio che la conferenza svolta non sia destinata a rimanere ”un evento da considerarsi ormai concluso e fine a se stesso” ma rappresenti l’inizio di una serie di iniziative volte a far conoscere, sempre di più  e meglio, la figura di un grande uomo di fede e di valori e contribuisca a portare a compimento il processo di beatificazione già avviato.

addetto stampa Lioness: Carta Piera

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