1 dicembre 2014, 21:30
COMMEMORAZIONE DI MONS. VIRGILIO ANGIONI
Nell’ambito del service “I Sardi nei Ricordi”, che si propone di rinnovare il ricordo di una persona sarda non vivente che con la sua testimonianza di vita abbia dato lustro alla Sardegna, il Lioness Club Cagliari commemora, il prossimo venerdì 5 novembre, Mons. Virgilio Angioni, il fondatore dell’Opera del Buon Pastore.
Nato a Quartu S.Elena nel 1878, entrato in Seminario nel 1895, fu nominato sacerdote nel 1901, si laureò in Teologia a Cagliari nel 1902 e in Diritto Canonico a Roma nel 1903.
Rientrato in Sardegna e divenuto parroco a Cagliari, fu colpito dalle condizioni miserevoli in cui versavano ampi strati della popolazione e, in particolare, dai pericoli di ogni genere a cui erano esposte le bambine abbandonate che vivevano per strada e nelle grotte. Cominciò ad accoglierne alcune in un appartamento preso in affitto, affidandole ad alcune volontarie, e riuscì poi a farsi assegnare dal Comune, nel 1923, un ex convento dei Cappuccini in rovina, che rappresentò il primo nucleo dell’Opera del Buon Pastore e che ricostruì piano piano anche con le sue mani.
In seguito accolse anche bambini, anziani e persone con gravi problemi fisici e mentali, spesso sollecitato dalle Autorità ad accogliere elementi che gli altri istituti non accettavano.
Pur essendo sempre alle prese con enormi difficoltà di carattere economico, ampliò la sua opera aprendo nuove Case in varie parti della Sardegna, sorretto dal suo carattere allegro e da una incrollabile fiducia nella Divina Provvidenza. Si prodigò in mille modi per sopperire alle necessità dei suoi assistiti, fu muratore, calzolaio, agricoltore, pastore, falegname. Quando, agli esordi, non riuscì a procurarsi un Crocefisso per le celebrazioni di Pasqua, ne fece uno col compensato e lo colorò con il lucido da scarpe. È esposto ancora oggi nella cappella della Casa Madre. Per formare professionalmente i suoi assistiti fece allestire un laboratorio di maglieria, uno per il ricamo e la lavorazione del filet e avviò un’azienda agricola. Nel 1932 aprì una piccola succursale a Milano, dove inviò alcune giovani, accompagnate da suore, per dare loro l’opportunità di una formazione professionale affinché, entrando nel mondo del lavoro, potessero inserirsi nella società.
Fu aiutato da parecchi benefattori, ma non tutti compresero la profonda “pietas” alla base della sua opera e alcuni lo ostacolarono. Morì nel 1947.
Le suore del’Ordine da lui fondato continuano oggi la sua opera.
Rosanella Murgia Alberti