15 ottobre 2014, 0:10
E´ una mostra che non si dimentica quella di Giuseppe Biasi al TRIBU di Nuoro. Questo artista – al quale manca la notorietà presso il grande pubblico che invece merita “senza se e senza ma” – è considerato il maggiore esponente della pittura sarda della prima metà del XIX secolo e le oltre duecento opere esposte al TRIBU di Nuoro lo dimostrano senza meno.
Adesso è on line sul portale del Distretto il video che l´Ufficio Stampa del Distretto ha girato per presentare questa mostra che i Lions, con il Lions Club di Nuoro Host in testa, hanno deciso di “adottare” e di supportare nella promozione.
A fare da Cicerone nella visita è l´architetto Antonello Cuccu, al quale si devono gli allestimenti dell´esposizione, il cui amore per l´opera di Biasi e la cui rara competenza emergono da ogni frase. Se contate di recarvi in Sardegna, non perdete assolutamente questo appuntamento con Giuseppe Biasi.
Giuseppe Biasi (Sassari 1885-Andorno Micca 1945) è il protagonista del movimento artistico sardo del primo Novecento, inventore di un’ immagine della Sardegna destinata a grande fortuna: quella di una terra primitiva e felice, non corrotta dal progresso. Dopo il debutto come illustratore, Biasi si afferma nel 1913 e 1914 alla Secessione romana e alla Biennale di Venezia, con una pittura decorativa elegante e sensuale, influenzata da Klimt e Zuloaga.
Nel 1915 si trasferisce a Milano, dove la Mostra Sarda del 1917 ne sancisce il successo. Il soggiorno in Nordafrica (1924-27) segna un rinnovamento dei temi e dello stile sulla scorta delle avanguardie cubiste e espressioniste; ne restano nella raccolta alcuni grandi nudi, degli intensi ritratti e scene di musica e una serie di brillanti piccole tempere e disegni, questi ultimi in gran parte frutto degli ultimi acquisti.
Tornato in Italia, Biasi fatica a reinserirsi in una scena artistica ormai contraria all´esotismo e al decorativismo. La sua pittura è però ancora ricca di episodi di alta qualità; alla fine degli anni ´30 prevale una ricerca di tono più realistico, con un recupero dei generi ottocenteschi del paesaggio e della natura morta. Un lungo soggiorno a Biella, negli anni della guerra, si conclude tragicamente: nel 1945 il pittore, assurdamente sospettato di essere una spia dei nazisti, è arrestato dai partigiani e viene ucciso durante un trasferimento.
La mostra è organizzata da Ilisso Edizioni e l´allestimento dovuto ad Antonello Cuccu. Il catalogo è anch´esso di Ilisso Edizioni a cura di Giuliana Altea.
Sponsor della mostra la Camera di Commercio di Nuoro e la Banca di Sassari con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Nuoro.
La Collezione Biasi della Regione Sardegna
La Collezione Biasi della Regione Sardegna – la più ampia raccolta esistente di lavori di Giuseppe Biasi – comprende una larga scelta delle opere che alla morte dell´artista si trovavano nel suo studio e che la regione comprò nel 1956 (circa 300 opere).
Attraverso dipinti, disegni e stampe, permette di seguire il percorso di Biasi dall´esordio fino agli ultimi anni di vita, con la sola eccezione del periodo compreso tra il 1915 e il 1923, che l´artista trascorse a Milano.
I nuovi acquisti, avvenuti nei primi anni 2000, hanno colmato questa lacuna con alcuni dipinti e un gruppo di disegni.
Giuseppe Blasi. La collezione della Regione Sardegna
TRIBU, spazio per le arti
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