16 luglio 2014, 14:11
di Corrado Costantini
Anche quest’anno si è ripetuto uno dei service più significativi del Lions : quello del “Campo Amicizia Enrico Cesarotti” , patrocinato dall’Università per Stranieri di Perugia, dal Comune di Perugia e dal Coni di Perugia, che costituisce una importantissima occasione per promuovere e realizzare diverse e fondamentali prospettive del movimento lionistico.
E’ il credo della tolleranza e della pacifica convivenza che anima e spinge i Lions a rafforzare sempre più il service; la reciproca conoscenza ed il dialogo costituiscono un mezzo per costruire un futuro migliore nel quale i valori di comprensione e convivenza andranno sempre più ad affermarsi e rafforzarsi.
La partecipazione al Campo di ragazzi provenienti da tutti i continenti è un’occasione di accrescimento culturale, e non solo, poichè i giovani sono sollecitati a comprendere i diversi tratti delle culture di appartenenza sviluppando uno spirito di tolleranza e fratellanza che costituisce la pietra miliare del difficile percorso verso la convivenza pacifica del mondo come oggi globalizzato.
Qual è il motivo che spinge i ragazzi a condividere l’esperienza del Campo?
Sono anni ormai che ci si pone questa domanda e la risposta è sempre la stessa: proiettati in un contesto multiculturale, consapevoli che partecipare al Campo non sarebbe stato soltanto fruire di un viaggio fantastico ma avere soprattutto la possibilità e l’opportunità di crescita, avevano il desiderio di vivere realtà diverse e confrontare la propria cultura ed il proprio modo di vivere e di pensare con quello del Paese ospitante e di quello degli altri giovani partecipanti. Nuovi luoghi, ammirare le eccellenze artistiche, sapersi adattare a nuove situazioni, guardare il mondo con i propri occhi e conoscere altre realtà culturali e incontrare persone sarebbe stato senz’altro motivo ed occasione non di sola crescita ma anche di rafforzamento dell’integrazione e dell’amicizia: quell’amicizia che, secondo gli scopi del Lionismo, mira a “ creare e stimolare uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo”
I giovani, in genere, arrivano affaticati, insicuri, spaesati e individualisti.
Poi, dopo qualche giorno, l’individualismo cede allo spirito di gruppo, alla complicità, alla condivisione di emozioni e sensazioni ed all’aggregazione che fra loro si instaura: è come se si fossero conosciuti chissà da quanto tempo.
Il Campo è questo: integrazione, non solo culturale, ma filosofia di vita, tumulto di emozioni, esperienze, avventure, sensazioni e, perché no, anche innamoramento….
Il Campo costituisce e realizza anche un importante e positivo stimolo di collaborazione e intensificazione di rapporti tra i vari Clubs del Distretto: è un momento di confronto e di convergenza nell’attuazione degli scopi e dell’etica lionistica.
In questa annata Lionistica i ragazzi, provenienti da Bielorussia, Brasile, Danimarca, Francia, Finlandia, Georgia, Germania, India, Norvegia, Olanda, Taiwan, Svezia e Usa (Virginia e Arizona) hanno iniziato il Campo in Sardegna dove hanno ricevuto ospitalità per una settimana sino al 5 luglio data in cui hanno poi preso il volo per Fiumicino dove sono stati accolti dall’amico lions Alfredo De Cenzo del L.C. Perugia Concordia, dalla componente il Comitato degli Scambi Giovanili Luisa Angelini Paroli del L.C. Spoleto e da Corrado Costantini del L.C. Perugia Volumnia responsabile operativo per l’Umbria; da Fiumicino trasferimento in pullman a Perugia dove erano attesi dalle rispettive famiglie ospitanti.
Famiglie ospitanti? Si, quest’anno, infatti, a causa della new economy, in Umbria i ragazzi sono stati accolti in famiglia anziché in struttura alberghiera.
Durante il soggiorno di una settimana, dal 5 al 12 luglio, le famiglie di Perugia, Assisi e Trevi, sempre nello spirito lionistico, hanno offerto un servizio di bed-breakfast mentre, giorno dopo giorno e fino alle 18,00, ritrovo a Perugia, alla stazione del minimetro di Pian di Massiano, e trasferimenti con visite alle ineguagliabili bellezze architettoniche, tesori d’arte dell’Umbria , accolti da autorità Civili e Lionistiche e dagli amici Lions e Leo.
Assisi, Spoleto, Città di Castello, Deruta, Todi, Gubbio, Panicale ed il circondario del Lago Trasimeno, Corciano e Terni con la visita alla Cascata delle Marmore.
Da Terni poi, ultima tappa del percorso in Umbria, partenza per Roma dove i ragazzi saranno ospitati per un’altra settimana.
I giovani extra europei hanno la possibilità di ulteriore soggiorno di una settimana.
Se poi i ragazzi partiranno con tristezza, come sempre accade, significa che sono stati bene e che le loro aspettative si sono avverate.
Al rientro nei loro paesi rimarranno certamente in contatto poi, un giorno, per le cose della vita, la maggior parte di loro smetterà di cercarsi con la convinzione però della possibilità di ritrovarsi e con la consapevolezza e la certezza che il ricordo di “quell’estate” rimarrà per sempre e che il vissuto del Campo rimarrà impresso nei loro ricordi.
Se così è, e davvero lo è, spetta a ciascuno di noi Lions e Leo impegnarci sempre di più per favorire e promuovere, in una società multietnica quale quella di oggi, l’integrazione, la reciproca conoscenza, la tolleranza e la solidarietà e, non da ultimo, l’amicizia, con l’abbattimento di tabù che ci propinano i media e che ci hanno fatto e ci vogliono ancora far credere…
Le famiglie ospitanti, i componenti il Comitato Amicizia, gli officers ed i tutors, i Presidenti dei Clubs Lions e Leo, i soci ed amici che hanno partecipato agli eventi del Campo, ringraziano i ragazzi, ambasciatori italiani nel mondo, per averli coinvolti a tal punto di fargli rivivere momenti e sensazioni di qualche anno fa.