Dialogo col DG team – Lions Club – Distretto 108 L

Dialogo col DG team

16 febbraio 2014, 21:50

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Concordo pienamente sulla necessità di una maggiore attenzione alla preparazione dei Presidenti di club. Non sempre, però, é responsabilità di una non corretta preparazione del Presidente il rischio di disgregazione di un club. Purtroppo, sappiamo bene, che il Presidente non é l´unico leader presente. Un club efficiente che mantiene vivo il senso dell´appartenenza nei soci ha bisogno di una squadra compatta, preparata. Certamente un Presidente competente, che sappia motivare, coinvolgere, delegare ed essere autorevole, allo stesso tempo, é già una sicurezza. Per questo vorrei fare un salto indietro nel tempo e tornare all´anno lionistico 2006-2007, anno in cui ho fatto il Presidente del mio club. Non ricordo se fosse maggio o giugno 2006,  ma comunque come vice presidente fui chiamata, insieme a tutti gli altri del Lazio, alla sessione di formazione per Presidenti di club, tenuta dal nostro Direttore Internazionale, allora past-DG, Enrico Cesarotti, troppo presto scomparso. La sessione durò tutta la giornata; una sessione interattiva coinvolgente da non dimenticare. Portammo via un manuale, anzi, un “faldone” che ancora oggi mi piace consultare. Sapete perché? Perché in quel faldone é racchiusa una preparazione a 360°: dagli impegni più burocratici che un presidente di club deve assolvere, all´impegno più delicato di Leader lion, competente, coinvolgente, motivante. Per me é stato l´inizio di una vita lionistica più consapevole, che mi ha dato la possibilità di approfondire l´appartenenza a LCI.

Io credo che le “strategie distrettuali” che funzionano, che portano a risultati positivi, debbano avere continuità nel tempo e non essere abbandonate perché cambia la struttura dirigenziale. Dovremmo continuare ciò che funziona. Dovremmo pensare tutti in ” prima persona plurale” e non in prima persona singolare. Il nostro Enrico Cesarotti aveva capito che una leadership lionistica competente é fondamentale per il successo dell´associazione.

Ben vengano le iniziative che rinnovano lo spirito di appartenenza, ma le sessioni di formazione istituzionali di Maggio/Giugno, per gli officers neo eletti, dovrebbero essere fatte alla stessa maniera: mirate, non generiche, secondo gli incarichi, come del resto é previsto. Il problema é la partecipazione. Allora, forse, é necessario cambiare la “didattica”. Formazione non deve essere necessariamente sinonimo di “noioso e ripetitivo”. Si deve o si dovrebbe innovare il metodo: impegnare prima i formatori che, facendo squadra, possano progettare una formazione coinvolgente, entusiasmante, competente, da trasmettere ai soci  nelle varie sessioni previste. Io ho avuto la fortuna di avere avuto questa preparazione e da allora ho imparato che  essere un Lions significa conoscere il lionismo  per poterlo “Vivere”.

Leda Puppa

Coordinatore GLT

Lions Club Tivoli D’Este

 

Risposta del 1° VDG Giampaolo Coppola

 

Cara Leda,

vedo con piacere che concordi con me sulla importanza fondamentale del ruolo del Presidente ai fini del mantenimento dei soci e del successo del Club.

Parli giustamente di una squadra affiatata e competente che dovrebbe affiancare il Presidente nell’attivita’ annuale del Club. Ma in quanti Club accade che il Presidente puo’ disporre di officer competenti e, soprattutto, informati sulle novita’ della nuova annata lionistica, se poi sono proprio questi ultimi a non partecipare alle sessioni di formazione nei mesi di giugno e settembre? Tale mancanza di partecipazione e’ forse dovuta al fatto che gli officer di club, spesso ripetenti, considerano non necessario il loro aggiornamento e dispersive le modalita’ di effettuazione delle sessioni.

Nella tua mail, fai riferimento alle riunioni di formazione dei neo Presidenti fatta dal PID Enrico Cesarotti. Ebbene posso dirti che c’ero anche io a Frascati ed anche io ho il faldone di cui parli, visto che ho fatto il Presidente nell’annata 2006-2007 ! Sicuramente il materiale contenuto e’ ricco di informazioni e di consigli, che conservo gelosamente, ma oggi non e’ pensabile che nell’era degli i-pad e i-phone si possa ancora avere del materiale cartaceo cosi voluminoso, non facilmente trasportabile con se’ e, ovviamente, non aggiornato.

A mio avviso abbiamo bisogno di schede sintetiche e linee guida che possano essere consultate rapidamente da tutti gli officer e da portare ovunque con noi nella nostra tasca.

In questa ottica, come sai personalmente, il GLT sta rivedendo i manuali per gli officer di Club e di distretto per aggiornarli e renderli piu’ snelli e facili da consultare.

La continuita’ di azione tra i vari Governatori, inoltre, e’ stata sempre una mia aspirazione, ma bisogna comunque mantenere e migliorare le cose che hanno funzionato e cambiare necessariamente cio’ che si e’ rivelato non idoneo alla luce dei risultati ottenuti nell’annata.

Quanto alla didattica e alle sessioni di formazione, stiamo valutando nuove metodologie e nuovi approcci per portare l’aggiornamento degli officer direttamente nei vari club. Cio’ varra’ per tutti ad eccezione dei Presidenti, cui saranno dedicate apposite sessioni di lavoro. Questa per me potrebbe rappresentare una importante novita’, i cui effetti saranno valutati insieme dal Distretto e dai Club.

Spero di avere fornito il mio contributo nel cercare di individuare strade nuove che ci garantiscano di avere , nel tempo, un distretto forte, compatto e di successo.

 

Un abbraccio

                                                                                                                  Giampaolo 

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