16 febbraio 2014, 21:16
Newsletter n.2928 del 01 Dic 2013 02:02
Rubrica: Informativa Generica
Dialogo tra DG-Team ed i Soci
Stefania Casieri
di Redazione
Riceviamo, dalla socia Stefania Casieri del Lions Club Assisi, alcune note sull´articolo di Giampaolo Coppola –Lionismo set./ott. 2013:
La mail e´ stata inviata, forse per un disguido, alla LIS ed immediatamente pubblicata senza commento. E´ urgente individuare le azioni necessarie per arginare l´uscita di soci dai Club Lions In primo luogo voglio manifestare il mio compiacimento per il dialogo telematico DGT – soci che risulta immediato ed efficace. Ho letto l´opinione di Bacco, in parte condivisibile, ma a cui vorrei sottolineare che l´organizzazione a rete piramidale del distretto ha un buon controllo dell´operatività degli officer tramite il presidente di zona,il presidente di circoscrizione,il coordinatore di comitato, il monitoraggio dei comitati stessi, i rapporti diretti con il Governatore di turno e col suo staff. Si sa benissimo chi tra i soci è attivo e chi non lo è:quasi nulla sfugge perché come si suole dire ci sono “occhi e orecchi del Re“.
Ma tralasciando tali considerazioni vorrei entrare nella ”vexata quaestio” della disaffezione dei soci. I Lions e penso che sia anche un punto di forza, si interessano di tutti gli aspetti della Società e delle sue emergenze. Siamo un po´ tuttologi perché tra noi sono diversificate le competenze e le professionalità.
Talora si potrebbe pensare che alla fine risultiamo dispersivi. Io non lo credo. La nostra non è una Associazione monotematica per cui nelle tante possibilità che il “piano di lavoro” prevede le scelte di ogni club sono libere tant´è che risulta ininfluente il numero dei comitati e la quantità della domanda operativa. Ogni presidente è libero di stilare il proprio programma con interventi locali e di respiro internazionale anche accogliendo le linee programmatiche del Governatore di turno.. Certo è che se più club concentrassero i loro programmi su alcuni service l´effetto sarebbe più incisivo.
Sicuramente che i soci siano informati e formati è importante perché è giusto che si sappiano i regolamenti e si conoscano gli statuti di Club, di distretto e internazionali , ma il Lionismo pur in una formazione permanente trova la sua più alta realizzazione nei service,che sostanziano il nostro credo. Ritengo che un buon Lion debba coltivare il bagaglio di conoscenze, la disponibilità al servizio, sentendo sempre forte in sé la motivazione per la quale ha aderito al Lionismo che è come una fede laica per i cui principi impegnarsi.
Può talvolta verificarsi che i rapporti nel Club di appartenenza non siano quelli sperati, che ci sia un malinteso senso dell´appartenenza per cui un Club venga considerato di “predominio” di un manipolo di persone intenzionate a gestirlo in modo poco trasparente.
Talora i nuovi soci non sono sufficientemente coinvolti nella vita del Club e tra i soci non si respira un´atmosfera di vera amicizia, per frizioni interne, per personalismi, patronage, comportamenti scorretti. Come sostiene Bacco però si può anche cambiare Club purché in regola con i pagamenti.
Stefania Casieri
NOTA: La mail e´ stata inviata per un disguido alla LIS e non al 1° VDG Giampaolo Coppola ____________________________________________________________________
Risposta del 1° VDG Giampaolo Coppola
Cara Stefania, ti ringrazio per le tue considerazioni che sono quasi tutte condivisibili perche´ rappresentano l´essenza del nostro comune operare nel Lionismo.
In linea teorica la catena distrettuale di comando esistente dovrebbe funzionare bene e le informazioni e gli indirizzi dell´anno dovrebbero essere ben definiti e applicati. Ma quante volte e´ capitato che per una errata scelta di alcuni membri dello staff distrettuale l´intera annata del Governatore ne sia risultata influenzata negativamente ?
Credo che in questa sede non sia il caso di fare degli esempi ! Quindi sarebbe necessario e fondamentale per il successo della associazione che il Governatore scelga officer distrettuali che condividano i suoi obiettivi e la sua visione, siano dediti a realizzare tali obiettivi , dando la priorita´ al successo di squadra piuttosto che alla conquista individuale.
Gli officer inoltre dovrebbero essere disposti ad accettare direttive, ma anche in grado di prendere l´iniziativa, dovrebbero portare a termine le proprie responsabilita´ e dimostrare buone capacita´ di comunicazione come l´ascolto attivo. Ancora, essi dovrebbero lavorare bene con gli altri riconoscendo il valore di esperienze, idee e punti di vista altrui, sapersi adattare a situazioni, circostanze nuove senza distogliere l´attenzione dagli obiettivi di team. Riguardo poi alle qualita´ degli officer, come ho scritto nella precedente risposta, credo che sia fondamentale utilizzare le notevoli e preziose competenze dei soci laddove sono anche utili al distretto ed alla Associazione, concentrando gli sforzi e le energie su pochi e significativi service e non fare di tutto, disperdendosi su tante piccole ed insignificanti attivita´.
Concordo inoltre con te che nei club dovrebbe regnare piu´ democrazia perche´ questa , a mio avviso, e´ una chiave fondamentale del successo.
Infatti solo in democrazia i soci si sentono ben rappresentati e parte importante del club e della Associazione. Infine ricordo che e´ compito di un buon Presidente di club inserire i nuovi soci, da subito, in un comitato operativo per non farlo sentire isolato, ma cio´ e´ parte fondamentale dei corsi di aggiornamento che la struttura GLT continua a fare da tanto tempo.
Auguriamoci tutti di poter avere, per prima cosa, Presidenti preparati e consci della importanza fondamentale del loro ruolo. Solo cosi la nostra associazione potra´ crescere in maniera sana e forte.
Giampaolo Coppola